Roberta Ragusa,il caso della misteriosa scomparsa della donna di Gello appare sempre piùavvolto nel mistero, nonostante le circostanze che gli inquirenti continuinocon solerzia le indagini e che nuovi testimoni si facciano avanti per dare uncontributo alla scoperta della verità, anche se forse un po’ in ritardo.
La Procuradi Pisa ha deciso proprio in questi giorni di effettuare un altro tentativo perscoprire la verità sulla scomparsa di RobertaRagusa, sequestrando due personal computer ed una stampante che erano inpossesso dell’ultimo testimone che si è fatto avanti in ordine cronologico,ossia il vigile del fuoco che ha dichiarato di aver visto una donna investaglia salire su una jeep vicino casa dei Logli la notte della tragedia.
Proprio il notevole ritardo con cui questo come altritestimoni dell’indagine sulla scomparsa di RobertaRagusa si sono fatti avanti per raccontare ciò che avevano visto li rendemeno credibili agli occhi degli investigatori e quindi gli inquirenti hannodeciso di tentare di sondarne l'affidabilità anche tramite l’analisi delleattrezzature informatiche in loro possesso.
Sicuramente, le numerose persone che si sono appassionatealla vicenda di Roberta Ragusa,molto attive anche sui più noti social network, tra cui facebook, non devonoriporre una fiducia troppo grande nel fatto che queste nuove indagini possanoportare ad una svolta, poiché già tante volte le mosse degli inquirenti si sonorivelate utili alla scoperta della verità, ma purtroppo non risolutive.
Il risultato delle indagini sui personal computer del nuovotestimone sarà reso noto nei prossimi giorni da parte degli investigatori dellaProcura di Pisa, che si occupano del caso della scomparsa di Roberta Ragusa.