Diciannove anni fa, una bambina di appena un anno di vita, si aggiunse alla lunga lista di bambine rapite o scomparse nel nulla; a nulla valsero le ricerche della polizia locale e dell'F.B.I., subito allertate dai familiari, nonché quelle del padre, che in tutto questi anni non si è mai arreso alla perdita della figlioletta ed ha continuato le sue ricerche e a tener desta l'attenzione degli investigatori, tanto che la sua caparbietà ha dato i suoi frutti, infatti la ragazza è stata ritrovata in Australia.
La bambina di nome Savanna Catherine Tood è stata vittima inconsapevole delle liti tra i suoi genitori, infatti i genitori all'epoca si erano appena separati e la bimba fu affidata alle cure amorevoli della mamma materna e qui visitato quotidianamente dal padre al rientro dal lavoro.
La mamma, Doroty Lu Barnet, con la scusa di portare la bimba ad una festa di compleanno di un'amichetta, la prelevò dalla casa della nonna e la portò via e da allora non si ebbero più loro notizie.
In tutti questi anni hanno girovagato, senza lasciare traccia alcuna per non essere riconosciute: e ritrovate, da vere latitanti; hanno trascorso la vita sempre nascondendosi, tra la Nuova Zelanda e il Sud Africa, infine si sono trasferite in Australia, sotto il falso nome di Samantha Geldenhusy, dove conducevano una vita all'insegna della normalità nel Queesland, qui sono state ritrovate.
La mamma è stata estradata negli Usa ed arrestata per rapimento e sottrazione di minore, rischia una pena di 23 anni di carcere.