Il 5 Dicembre 2013 il mondo piange la scomparsa di un "Grande Uomo", icona della lotta per i diritti umani: Nelson Mandela. Il suo sogno era quello di eliminare le differenze razziali e liberare il Sudafrica dall'apartheid.
Ad annunciare la morte di Madiba è stato il Presidente sudafricano Jacob Zuma in un commosso discorso alla nazione, nel quale ha ricordato la sua grande umanità. Il Presidente ha poi ordinato il lutto nazionale, bandiere a mezz'asta e funerali di stato.
Nel Marzo scorso Mandela era stato ricoverato a Pretoria per un'infezione polmonare, aggravatasi in Giugno, quando le sue condizioni erano state definite critiche.
Il 5 Dicembre si è spento serenamente, all'età di 95 anni, nella sua cassa a Johannesburg, circondato dall'amore dei suoi cari.
Mandela verrà ricordato, oltre per la sua grande umanità e il suo coraggio, per aver eliminato l'apartheid e aver creato una democrazia costituzionale fondata sul rifiuto del razzismo e sull'integrazione progressiva dei neri nella vita sociale e politica del Paese.
Le fasi fondamentali della vita di Madiba
1962: accusato di tentato rovesciamento del governo, viene condannato all'ergastolo. Sconterà 27 anni.
1990: viene liberato.
1993: riceve, insieme al Presidente Le Klerk, il premio Nobel per la pace.
1994: viene eletto Presidente, il primo nero della storia.
Sulle agenzie si susseguono i messaggi di cordoglio dei leader di tutto il mondo; tra i primi il Presidente americano Barack Obama: "Abbiamo perso uno degli uomini più coraggiosi ed influenti dell'umanità".
Davanti alla sua abitazione si è radunata una folla di persone, tra cui tantissimi giovani, per salutare colui che ha riscritto la storia del Sudafrica.
Tra qualche giorno è prevista una cerimonia commemorativa in uno stadio di Johannesburg. Successivamente il feretro verrà esposto per alcuni giorni in una camera ardente a Pretoria e la prossima settimana verrà trasferito a Qunu per i funerali di Stato e la sepoltura.