Lo scandalo datagate coinvolge anche l'Italia, nonostante le smentite di Enrico Letta, che parlando al Parlamento, aveva escluso che la Nsa avesse avuto accesso a dati sensibili sulla sicurezza dell'Italia.
Secondo i files forniti da Snowden, sotto il controllo dei servizi di sicurezza Usa erano finite le maggiori ambasciate dell'Unione Europea e gran parte del traffico di telefonia mobile, che veniva registrato e passato al vaglio dalle agenzie di spionaggio americane. Anche il telefono cellulare della cancelliera tedesca Angela Merkel fu posto sotto controllo, suscitando forti proteste sia da parte della diretta interessata che dall'Unione Europea.
Il presidente del consiglio Enrico Letta aveva chiarito in Parlamento che l'Italia non era coinvolta in questo caso di spionaggio, ma nuovi documenti forniti da Snowden smentiscono la versione italiana, confermando che almeno fino al settembre 2010, l'ambasciata italiana a Washington era costantemente sotto il controllo della National Security Agency.
In particolare, con buona pace di Enrico Letta, ben due differenti operazioni di spionaggio riguardavano l'Italia, con la prima, nome in codice "Bruneau", la Nsa era in grado di scaricare e salvare tutti i database degli hard disk della ambasciata italiana negli Usa, mentre con la seconda operazione, denominata "Hemlock", venivano spiate le conversazioni telefoniche in entrata e in uscita dagli uffici della nostra ambasciata.
Sempre secondo i documenti di Snowden, fino al 2010, in Italia sono state raccolti dalla Nsa oltre 45 milioni di dati provenienti dal traffico di telefoni mobili. Pare inoltre che una cellula chiamata "Special Collection Service" abbia operato sotto copertura a Roma e Milano per fornire dati di intelligence sulla nostra politica nazionale.
Se tali indiscrezioni fossero confermate, sarebbe necessario aprire una nuova inchiesta per verificare e mettere alla prova l'efficacia dei sistemi di sicurezza informatica italiani, oltre che coordinarsi con gli altri paesi dell'Unione Europea per chiedere le dovute spiegazioni all'amministrazione Usa.