La storia di Christiane Seganfreddo ha avuto un triste epilogo con il ritrovamento del suo cadavere sulle rive di un ruscello sui rilievi vicino ad Aosta. I carabinieri, i vigli del fuoco e tanti volontari la stavano cercando in tutta Italia da quando si era allontanata da casa il 30 dicembre 2013 non facendovi più ritorno.

La donna di 43 anni sposata con un bimbo piccolo aveva dei seri problemi di salute, che poteva avere ingigantito tanto da scappare da casa. Stamani mattina, 15 febbraio 2014, è stata rinvenuta cadavere vicino ad un ruscello ad Arpuilles, frazione di Aosta.

Fino ad ieri il marito e gli amici credevano di averla ritrovata a Genova. Infatti un filmato della Stazione di Genova mostrava una donna con un caschetto di capelli scuri con pantaloni e giubbotto nero come indossava Christiane al momento della scomparsa. I fotogrammi mostrati avevano fatto sperare il consorte che fino a oggi aveva pensato che la moglie sarebbe tornata dal suo bambino. Ma la giovane mamma si era già addormentata per sempre sulle sponde di quel freddo ruscello di montagna.

Il corpo era riverso in terra con il mento parzialmente appoggiato sul terreno e aveva indosso gli stessi abiti del giorno della scomparsa. Si è subito pensato che fosse lei, ma la risposta è stata data da certi monili che indossava a cui era molto affezionata.

Per il riconoscimento ufficiale si aspettano i familiari ma ci sono pochissimi dubbi sull'effettivo ritrovamento della mamma di Aosta.

Il Procuratore legale Pasquale Lonarini ha ordinato che i poveri resti siano trasportati nella camera mortuaria del cimitero del capoluogo della Val d'Aosta perché sia fatta l'autopsia, che sarà effettuata nel pomeriggio per stabilire con certezza il giorno della morte e le cause, anche se si ritiene che sia morta di cause naturali poco dopo il suo volontario allontanamento.