I giovani in Italia sembrano non rendersi conto della situazione economica-sociale che si è instaurata nel nostro Paese. Durante la conferenza sul ruolo del sindacato in Italia che si è svolta oggi presso l'università privata Bocconi, uno studente ha obbiettato sulla questione della necessità di garantire una pensione minima anche se maggiore dello stipendio percepito durante il periodo lavorativo. Alle parole sconcertanti dell'intervenuto, Susanna Camusso ha risposto "quanto pensi che guadagnino i lavoratori italiani?".

Molti lavoratori allo stato attuale delle cose non arrivano ad uno stipendio di 900 euro al mese e pertanto non sono in grado di godere a fine periodo lavorativo di una pensione di almeno 700 euro.

La sindacalista continua aggiungendo che non si tratta di particolari casi ma bensì di cifre sconcertanti. Molti lavoratori arrivano a stento a percepire un salario di 500 euro e tutto ciò dovuto ad un divario dei redditi nello Stato. Basti pensare che circa il 10% della popolazione detiene il 47% del totale della ricchezza italiana. Le sue parole sono state condivise appieno dagli applausi dei partecipanti al convegno.

Susanna Camusso ha continuato poi commentando le vicende relative alla possibilità di scissione dalla FIOM. "Non è possibile cacciare chi ha opinioni diverse", è questa l'idea che è emersa per quanto riguarda l'organizzazione del sindacato. Infine interrogata sulla questione del segretario CGIL di Bergamo, la Camusso ha espresso massima solidarietà e l'ha definito un atto di inciviltà personale.