Sembrava finita la piaga della necknomination che ha fatto strage di ragazzi dall'Australia all'Inghilterra ma così non è stato. Non sono bastati tutti i gruppi nati su facebook e tutti i movimenti delle associazioni dei genitori che si sono schierati contro questa folle moda a fermarla.



La neknomination, il gioco alcolico che sta spopolando, consiste nel bere fino a star male, riprendersi con un cellulare e condividere il video sui social network, in primis Facebook, invitando i propri amici a bere di più pena subire una penitenza. La folle moda purtroppo è arrivata anche in Italia mettendo a rischio i più giovani, solitamente di età compresa tra i sedici ed i diciannove anni.



Dopo che quindici genitori hanno versato lacrime per i propri figli, perduti a causa di una bottiglia, rischiano di fare lo stesso i genitori di Giovanna, nome di fantasia, ragazza sedicenne di Iesi. La ragazza al momento si trova in coma dopo aver partecipato, spinta dai propri amici, al gioco alcolico della necknomination.



La giovane come dimostra il video caricato sul web, si sarebbe scolata una bottiglia e mezza di vodka. Per il momento è ricoverata presso l'ospedale di Ancona. Sempre nello stesso ospedale fu ricoverato la settimana scorsa un ragazzino di tredici anni. La diffusione virale di questo fenomeno in Italia non sorprende poi così tanto. I dati annoverano il nostro paese tra quelli nel quale l'approccio all'alcool avviene molto precocemente, il primo bicchiere in media ad undici anni. Inoltre sono circa 8 milioni e mezzo gli italiani a rischio abuso di alcool.