Il Parlamento ucraino ha destituito il Presidente Viktor Yanukovych e ha convocato per il 25 maggio le elezioni anticipate, mentre Julia Timoschenko è stata liberata e ha arringato la folla in una carrozzella a Kiev, in Piazza Maidan, cuore della rivolta.
Mentre il parlamento accusa il Capo dello Stato di aver violato i diritti umani, la "pasionaria" della Rivoluzione arancione grida alla folla, a Kiev, che la dittatura è caduta grazie alla gente che è scesa in piazza.
Il Presidente non ci sta e afferma che è stato perpetrato un "golpe" nei suoi confronti, ma intanto avrebbe cercato di lasciare il suolo ucraino in aereo e avrebbe lasciato Kiev diretto a Kharkiv ed ora si troverebbe a Donetsk, al confine tra Ucraina Orientale e Russia.
Il braccio destro della stessa Timoschenko, Aleksandr Turcinov, già capo dei servizi segreti, è il nuovo premier ad interim e il Presidente del Parlamento Valadimir Ribak, fedelissimo del deposto Premier, si è dimesso per motivi di salute, mentre altri 13 deputati hanno abbandonato il Partito delle Regioni di Yanukovych, dopo i 28 che già si erano dissociati, per un totale di 41 defezioni. Prima il gruppo parlamentare fedele al Presidente contava 205 deputati su 450.
Mentre il deposto Presidente cerca riparo in Russia, i dimostranti sventolano le bandiere ucraine nella sua villa faraonica sita ad una ventina di chilometri da Kiev. Una vera e propria reggia con galeone, campo da golf sterminato, uno zoo con un imprecisato numero di animali e ancora motociclette e automobili d'epoca e lampadari di enorme pregio.
E' quello che i dimostranti, che posano davanti alla lussuosissima magione, hanno trovato in quella che pare una vera e propria reggia a disposizione di Viktor Yanukovych.