I Carabinieri di Corigliano Calabro (Cs) hanno fermato il giovane rumeno accusato di avere ucciso sprangate il Parroco Lazzaro Longobardi trovato in una pozza di sangue a Sibari presso la canonica. Il cittadino rumeno di 26 anni residente a Cassano allo Ionio avrebbe ucciso il Padre dopo l'ennesima richiesta di denaro.

I fatti risalgono alla sera del 2 marzo quando il Sacerdote era stato rinvenuto dalla donna delle pulizie alle 7:30 del mattino nel cortile della canonica sebbene la morte risalirebbe alla sera prima. Il sacerdote era solito aiutare chiunque ne avesse avuto bisogno sopratutto gli stranieri a cui trovava un lavoro ed una abitazione.

Le indagini dei carabinieri perciò hanno ristretto il cerchio verso i bisognosi che si erano rivolti a lui in questi ultimi tempi ascoltando anche i testimoni che riferiscono delle pressioni sempre più insistenti rivolte dai due giovani rumeni. Inoltre i ragazzi erano stati scoperti dal sacerdote di 68 anni mentre rubavano le offerte in chiesa e lo ricattavano mettendo in giro cose assolutamente false.

Padre Lazzaro era originario di Gragnano nel napoletano e trasferitosi 27 anni fa a Sibari dopo aver ricevuto nel 1971 l'ordinazione sacerdotale mentre nel 1980 si era laureato in lingue e letteratura straniera. Purtroppo non era la prima volta che veniva minacciato tanto da denunciare altri episodi in corso degli anni al consiglio pastorale e carabinieri.

A Sibari tutti conoscevano il suo impegno per aiutare il prossimo in difficoltà come emigrati sfruttati a lavorare nei campi o ammanigliati alla delinquenza.

I carabinieri che stanno svolgendo le indagini coordinati dalla Procura di Castrovillari escludono che ci sia un collegamento con gli ambienti della criminalità organizzata.

Le forze dell'ordine hanno sentito parenti, amici, parrocchiani per ricostruire le ultime ore del Padre che è stato preso a bastonate con un pezzo di ferro mentre saliva in auto. L'oggetto contundente è stato trovato sotto il suo corpo mentre non sono state toccate le chiavi e l'auto. Per questo motivo si è pensato subito ad una aggressione da parte di chi lo conosceva non ad un furto.

Finalmente, stamani l'epilogo del triste fatto di sangue con l'arresto di un giovane dell'Est europeo di 26 anni che frequentava la sua parrocchia. L'amministrazione comunale ha indetto una giornata di lutto con l'annullamento dei festeggiamenti di martedì grasso.