La NASA ha annunciato la scoperta di un pianeta abitabile simile alla Terra.

Il pianeta gemello del nostro, chiamato Kepler-186f, dal nome della sonda Kepler che lo ha avvistato, è il più esterno di un sistema di 5 pianeti orbitanti intorno ad una stella grande circa la metà del nostro sole, Kepler-186.

Il clone della Terra si presenta con una superficie rocciosa, con dimensioni di circa il 10% maggiori e compie la sua orbita in 130 giorni, ma l'eccezionalità della scoperta consiste nel fatto che Kepler-186f si trova nella cosiddetta "zona abitabile", cioè ad una distanza dal suo sole compatibile con la presenza di acqua sulla superficie, un presupposto essenziale per ospitare forme di vita.

La missione della sonda Kepler

La missione Kepler fa parte del programma Discovery della NASA, varato proprio con lo scopo di individuare pianeti simili alla Terra.

Il satellite è stato lanciato il 7 marzo 2009 con la dotazione di un super telescopio, con il quale esplora una zona della Via Lattea, e ne trasmette i dati ai laboratori del Seti Institute di Mountain View, in California.

Nel 2013, un guasto ha compromesso gravemente il sistema di puntamento del telescopio, riducendone il raggio d'azione, ma la mole dei dati raccolti terrà occupati ancora per molto tempo gli scienziati della NASA.

Finora sono stati individuati oltre 700 pianeti simili al nostro, ma l'ultima scoperta annunciata sembra avere proprio tutte le caratteristiche per essere "vivibile": ha una superficie rocciosa e si trova ad una distanza né troppo vicina né troppo lontana dalla sua stella, tanto da consentire le condizioni per la presenza sulla sua superficie di acqua allo stato liquido.

L'unico problema alla sua esplorazione, secondo quelle che sono le attuali conoscenza tecnologiche, è la distanza di 500 milioni di anni luce della costellazione del Cigno, dove Kepler-186f è stato scoperto. Sicuramente, l'annuncio della NASA, rilancerà la domanda alla quale fin dall'antichità l'uomo cerca di dare una risposta: siamo soli nell'universo?