Una vera e propria strage di famiglia è avvenuta a Santhià, in provincia di Vercelli, dove in una villetta sono stati trovati i corpi senza vita di Patrizia Manavella, 56 anni, del padre Tullio e della madre Giuseppina, entrambi ottantenni. I carabinieri, giunti sul luogo del delitto insieme alla scientifica, al momento non escludono alcuna ipotesi anche se, stando al racconto di alcuni testimoni, Tullio Manavella sarebbe stato visto nelle prime ore del mattino e ciò allontanerebbe la pista della rapina finita male.

Secondo le prime ricostruzioni e le ferite riportate dalle vittime, gli omicidi sarebbero avvenuti a causa di colpi inferti con un coltello o con un punteruolo: la signora Patrizia Manavella aveva anche dei profondi tagli alla testa. La morte potrebbe essere avvenuta nella serata di giovedì 15 maggio, mentre i corpi sono stati ritrovati nella mattinata di venerdì. A lanciare l'allarme è stato l'altro figlio della sfortunata coppia, Gianluca, allenatore di pallavolo, che si trovava in Sardegna per un corso di aggiornamento.

L'uomo ha dapprima telefonato alla madre senza ricevere alcuna risposta, poi ha chiamato la sorella Patrizia e anche in questo caso nessuno ha risposto. Avendo intuito che ci fosse qualcosa di strano, Gianluca ha chiesto a un suo caro amico, presidente della squadra di pallavolo della zona, di recarsi alla villetta bifamiliare per assicurarsi che andasse tutto per il meglio. Questi ha citofonato ma nessuno gli ha aperto, e nel frattempo è arrivata la badante di Giuseppina Bono, invalida da parecchio tempo. La donna aveva le chiavi, ma si è accorta che non funzionavano.

A questo punto, nell'ansia e nella preoccupazione crescenti, hanno chiesto l'intervento dei vigili del fuoco che hanno sfondato la porta, scoprendo così la macabra scena dei cadaveri dei tre familiari. Manca all'appello Lorenzo, figlio di Gianluca e nipote delle vittime.

I carabinieri lo stanno cercando, ma al momento risulta introvabile. Dalle informazioni raccolte dagli inquirenti, il ragazzo, giocatore di pallavolo, è uscito serenamente ieri sera dalla casa dei nonni con i quali aveva un ottimo rapporto. Lorenzo vive nell'altra parte della villetta bifamiliare e in questo periodo era solo perché il padre era volato in Sardegna. Il giovane è stato cercato anche nella sua palestra abituale a Santhià, di cui possiede le chiavi, ma non era neanche lì. La sua scomparsa getta ancora più ombre su questo atroce e misterioso delitto avvenuto nella provincia vicentina tra gli abitanti sconvolti e increduli per l'accaduto.