Giochi proibiti quelli a cui veniva costretta una bambina di soli otto anni da suo padre. Lei si fidava e non riusciva a parlare, non riusciva a confidarsi nemmeno con la mamma ignara del gioco del "Dottore" a cui la piccolina veniva sottoposta.

In possesso di 300 video

Era il padre stesso a raccomandarla di mantenere il segreto. Un informatico di professione, fedina penale purissima, ma è un pedofilo 43enne romano. Il padre mentre abusava della figlia aveva deciso anche di filmare e fotografare le violenze. Non c'è stato scampo per lui che cercava anche di giustificarsi dicendo di sapere dell'errore che stava commettendo ma di non riuscire a fermarsi.

Era diventato un circolo vizioso.

I video erano cinque che hanno raccontato dettagliatamente ciò che la piccola non è mai riuscita a confidare. In casa ne aveva 300 prodotti in Sud America e nei paesi orientali. Solo in alcuni gli investigatori hanno notato una piccola bimba italiana: la figlioletta. I video con la figlia minorenne avevano una durata di 33 minuti e 24 secondi.

Le accuse e la pena

La Procura di Roma ha ora il fascicolo in cui emerge che il romano avrebbe compiuto abusi fino ad un anno fa. E' indagato per detenzione di materiale pedopornografico, produzione e violenza sessuale aggravata. La bambina che ora ha 10 anni è seguita da uno psicologo e dalla madre. Per lui dovrà scontare 12 anni di carcere, quattro in più rispetto a quelli chiesti. Ha perso anche la patria podestà.