Continuano incessantemente i bombardamenti e le vittime a Gaza. Nella zona di Khan Younis, in un bombardamento da parte di Israele sono rimasti coinvolti anche due bambini tra i cinque palestinesi che hanno perso la vita. A riferirlo sono naturalmente le fonti mediche palestinesi. Case a est della città prese di mira dalle bombe di Israele. L'offensiva del margine protettivo è giunta al sedicesimo giorno. Le famiglie non riescono più a vivere nel terrore e sono circa una decina che stanno tentando la fuga dalla zona che è sotto attacco in questo momento.

Artiglieria e droni stanno distruggendo dalle prime ore della mattinata. Circa 250 persone sono in procinto di evacuazione della zona mentre i combattimenti diventano sempre più intensi.

Sale il numero di vittime

Nel momento in cui è avvenuto l'attacco, dai primi bollettini medici è emerso che con il bombardamento su Khan Younis, il numero delle vittime palestinesi diventava di 651 persone. I feriti erano diventati invece circa 4mila. Il numero di sfollati nella Striscia di Gaza è di circa 110 mila persone. I soldati israeliani morti sono invece 29. Un uomo di 32 anni mentre tirava sassi è stato colpito da un proiettile.

Bersaglio di Hamas resta il blocco dei voli verso Tel Aviv. Uno dei suoi razzi ha bucato infatti lo scudo antimissile israeliano colpendo anche un edificio.

I voli sono stati però sospesi soltanto per ragioni di sicurezza o almeno così viene comunicato dal segretario degli Stati Uniti, John Kerry. Per dimostrare però che lo scalo è sicuro e protetto, l'ex sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha deciso di volare a Tel Aviv su un aereo. Secondo l'ex sindaco infatti chiudere lo scalo significa regalare vittoria ad Hamas.

Il ministro dei trasporti di Israele annuncia l'apertura dell'aeroporto Uvda nel Neghev. Alcuni scali restano dunque aperti e forse si deciderà di riaprire anche quello sorvolato dall'ex sindaco di New York.

Il premier palestinese, Hamdallah, chiede giustizia per un popolo che da ben 47 anni è soggetto ad occupazione dello straniero. L'assedio andrebbe dunque revocato ponendo fine alla pesante aggressione. Da quando Hamas ha preso il potere, il blocco dell'economia nella Striscia, è stato imposto nel 2007 dallo Stato di Israele.