Sono 10 cellulari e 5 Sim sotto osservazione da parte degli inquirenti che indagano su Massimo Giuseppe Bossetti, accusato e in carcere dal 16 giugno per l'omicidio di Yara Gambirasio. La Procura di Bergamo, si sta concentrando su tutti quegli indizi che potrebbero rafforzare la tesi sposata dagli inquirenti, dopo il ritrovamento del DNA sui leggings della 13enne. Intanto dalle ultime news sul caso di Brembate Sopra, emerge che le analisi effettuate ieri sul furgone Iveco Daily e sula Volvo non hanno portato a risultati particolari. Non sarebbero state trovate tracce organiche, ma le analisi non sono ancora finite quindi potrebbero esserci delle sorprese.

Yara Gambirasio News- Ecco cosa cercano gli inquirenti per incastrare Massimo Bossetti

Si parte dai cellulari, ben 10 in casa Bossetti di cui 2 utilizzati dalla moglie. Ci sono anche 5 sim card e proprio sul traffico telefonico stanno lavorando gli inquirenti, per ricostruire possibili movimenti di Massimo Giuseppe Bossetti nei mesi antecedenti la morte di Yara, per collocarlo a Brembate o nei pressi della palestra o magari per trovare riscontri telefonici o contatti. In realtà le prove che la polizia ha accumulato fino ad ora sono poche e non rafforzanti. La cella telefonica di Brembate, infatti, aggancia anche quella di Mapello, dove Massimo Giuseppe Bossetti vive, nulla di strano dunque.

Anche le prime analisi sul furgone e l'auto non hanno dato risultati entusiasmanti, quindi la polizia oltre al DNA non ha in mano forti indizi.

Yara Gambirasio - Analisi sul furgone Iveco Daily ultime news

Se le analisi sui mezzi di Massimo Giuseppe Bossetti per adesso non hanno cambiato i fatti, anche altri indizi non risultano particolarmente dirompenti.

Nel periodo in cui Yara fu uccisa, Bossetti lavorava in un cantiere di Palazzago e passava tutte le sere per Brembate, ma effettivamente poteva essere una strada più breve per tornare a casa. Anche la presenza dell'uomo, secondo dei testimoni, in alcuni locali della zona dove si balla musica latino-americana non può essere vista come una colpa, così come il fatto che Massimo Giuseppe Bossetti si interessasse di cronaca nera e cercava sul web notizie su Yara e altri casi di omicidio.