Il fatto, accaduto questa settimana e riportato Usa Today, ha come protagonista un bambino di sette anni che mentre nuotava nel lago Pontchartrain in Louisiana si è sentito afferrare un piede da qualcosa e tirare giù. Il ragazzo è stato ricoverato subito dopo l'incidente, ma con lievi ferite, a parte la grande paura. Si è trattato di uno squalo leuca (Carcharhinus leucas - Müller Ed Henle, 1839) di circa un metro e mezzo di lunghezza. Lo squalo leuca è quello che gli anglosassoni sono soliti chiamare bull shark (squalo toro) per il suo aspetto (muso corto e appiattito, corpo tozzo, aggressivo ed imprevedibile) e che non ha niente a che vedere con quest'ultimo.

A causa del termine anglosassone infatti, lo squalo leuca viene confuso con lo squalo toro (Carcharias taurus) che abita le acque costali di tutto il mondo ma è molto più "tranquillo". Proprio per il fatto che è facile incontrarlo in acque poco profonde è considerato la specie più pericolosa insieme allo squalo bianco a quello tigre. (queste 3 specie hanno il primato per attacchi all'uomo). Che ci faceva uno squalo leuca in un lago di acqua dolce? Ebbene, intanto questo tipo di squalo, oltre ad essere più aggressivo di altri suoi parenti, (basti pensare che il più forte uccide i fratelli nel ventre materno e se ne ciba fino al momento della nascita) può vivere sia in acqua dolce, che salata.

Ciò è possibile perché gli squali leuca hanno una ghiandola speciale detta del sale in grado di mantenere, internamente, la concentrazione di cloruro di sodio in perfetta linea con la concentrazione esterna (quella del lago). Questo fenomeno si chiama osmoregolazione. Non è la prima volta che gli squali se ne vanno al lago.

Già nel luglio 2013 nonno e nipote avvistarono un grande squalo bianco nel lago salato Macquarie, in Australia. Quanto agli attacchi di squali, nel lago Pontchartrain non ve ne sono mai stati prima, così ha affermato John Carlson, un biologo del National Oceanic and Atmospheric Administration's Fisheries Service in Panama City, Florida, che fa notare anche gli attacchi degli squali all'uomo sono rari, ma purtroppo hanno il brutto vizio di "assaggiare" quello che percepiscono come una possibile preda.

E' questo comportamento che gli scienziati chiamano mordi e fuggi che manda in panico il bagnante. Se avete, quindi, intenzione di fare il bagno in luoghi frequentati dagli squali, gli esperti consigliano di evitare zone o momenti della giornata durante i quali gli squali sono più attivi e quando visibilità in acqua è bassa, come ad esempio all'alba o al tramonto. Importante è evitare di indossare gioielli luccicanti in quanto potrebbero scambiarvi per un'esca. Infine, è sempre meglio evitare di nuotare nei pressi dei pescatori.