Scoperti dei risultati sconvolgenti dalle ricerche effettuate su Jozef Wesolowski, l'ex nunzio arrestato per pedofilia. L'arcivescovo polacco pare avesse un archivio segreto in cui nascondeva foto compromettenti e video hard girati con minori. Oltre centomila file con foto e filmini pornografici. Alcune erano state scaricate da internet mentre altre ritraevano proprio le sue vittime, quei ragazzini adescati per avere dei rapporti sessuali. Una galleria che conservava sul suo pc portatile. Nelle foto appaiono i volti di ragazzini con età compresa tra i 13 e i 17 anni che sono stati ripresi nudi e mentre avevano dei rapporti sessuali sia tra loro e anche con adulti.

L'indagine adesso sta andando avanti per scoprire chi sono i complici che insieme all'arcivescovo hanno giocato un brutto tiro a questi ragazzi. Si tratta di persone che lo avrebbero aiutato a trovare i minorenni ma che avrebbero anche partecipato agli incontri hard. Si parla infatti di un reato commesso con persone ancora sconosciute. Dal Vaticano però pare abbiano trovato dei documenti che potrebbero portare all'identificazione di questi adulti che hanno aiutato l'uomo. Una vicenda che potrebbe avere mille sviluppi visti i verbali e gli atti contenuti nei fascicoli del processo. Si sospetta infatti che Jozef Wesolowski abbia un giro sporco che vada oltre quello che finora è stato trovato.

Si sospetta infatti un giro internazionale.

Archivio anche in Vaticano

Pare inoltre che l'uomo fosse molto abile con le avanzate tecnologie visti i suoi 66 anni. Dalla perizia informatica emerge infatti che oltre ai quasi centomila file trovati siano state cancellate dall'archivio altre 45mila immagini. Un archivio quello ritrovato che è stato diviso in quattro volumi.

Nel Vaticano sono stati ritrovati 130 video e oltre 86 mila fotografie mentre il resto era stato salvato nel suo computer portatile che utilizzava mentre era in viaggio. Materiale che Jozef Wesolowski ha avuto l'accortezza di dividere anche per genere. Aveva una predilezione per i maschi, ma si vedono anche delle bambine protagoniste di scenette erotiche.

Tre bambini denunciano

L'orrore viene denunciato da tre bambini e dai loro genitori. Subito hanno confermato la violenza che Jozef Wesolowski esercitava nei loro confronti e hanno ricostruito la dinamica degli avvenimenti alla polizia dominicana. Una delle più grandi accuse è quella di aver agito pur consapevole del suo ruolo istituzionale, creando danno ai bambini ma anche allo Stato e alla Santa Sede.