Egitto, due attentati al Cairo: due morti. Le vittime, un colonnello e il tenente di polizia. Ucciso il testimone contro Morsi. Una prima bomba è esplosa nei pressi del Ministero degli Esteri; una seconda bomba è esplosa sulla ferrovia tra il Cairo e Zagazig. Da fonti Ansa si apprende che nel programma di attacco era prevista anche una terza bomba, che è stata disinnescata. Al momento sono state evacuate tutte le scuole. L'allerta della polizia e delle forse armate è alta. 

Attento al Cairo: due morti, ucciso testimone Morsi - Un primo attacco è stato sferrato nei pressi del Ministero degli Esteri, nel quartiere Boulaq Abu Eila, sotto il ponte 26 Luglio. La bomba ha provocato due morti, un colonello e il tenente colonnello Mahmud Abu Sereite, testimone dell'accusa nel processo contro Mohamed Morsi per l'evasione dal carcere nel 2011. Serei era anche uno dei responsabili del carcere di Tora all'epoca in cui si sono verificati i fatti. Tra il bilancio dell'attentato, anche cinque feriti, tra i quali 4 agenti e un civile. Una seconda bomba è stata, invece, fatta esplodere sui binari della ferrovia che collega Il Cairo a Zagazig, nei pressi di un checkpoint. Un primo bilancio ufficiale delle vittime è stato reso noto dal Ministero dell'Interno egiziano. Da fonti Ansa si apprende la presenza di due bombe esplose e una terza disinnescata.



L'attentato è stata provocato dall'esplosione di un ordigno di fabbricazione artigianale collocato in prossimità di un albero sito proprio di fronte al posto di controllo della polizia, a pochi metri dall'ingresso al Ministero degli Interni del Cairo, nella caserma-dormitorio della polizia nel centro di Tanta. Una seconda bomba è stata fatta esplodere sui binari della ferrovia tra Il Cairo e Zagazig, senza provocare vittima. Lo ha riferito la Mena che ne ha avuto notizia tramite le forze di sicurezza giunte in loco. I danni provati dalla seconda bomba sarebbero di natura prettamente materiale. Da Fonti Ansa si apprende che una terza bomba, piazzata davanti al consiglio municipale della città è stata disinnescata. L'attentato ne Il Cairo prende sempre più una piega di violenza, causata dalla destituzione del presidente Mohammed Morsi il 3 luglio del 2013 con un colpo di Stato militare.