Ci sono novità nel caso di Roberta Ragusa, la donna scomparsa nella notte tra il 13 e il 14 gennaio a Gello di San Giuliano Terme, dove viveva col marito Antonio Logli e due figli che oggi hanno 17 e 13 anni, e di cui da allora non si hanno più notizie.

Chiusa l'indagine sul caso di Roberta Ragusa

La notizia del giorno è che la Procura di Pisa, che si stava occupando del caso, ha chiuso le indagini, con l'atto firmato dal sostituto Procuratore Aldo Mantovani e inviato al difensore di Antonio Logli, l'avvocato Roberto Cavani: nell'avviso di chiusura indagini i capi di accusa sono omicidio volontario, accusa dalla quale è stata eliminata, rispetto alle fasi iniziali delle indagini, l'aggravante della premeditazione, e soppressione di cadavere, accusa che varia rispetto a quella precedente di occultamento (quest'ultimo prevede la consapevolezza da parte di chi commette il reato, che il cadavere sarà ritrovato, mentre la soppressione ha il fine di rendere vane per sempre le ricerche).

Ora l'avvocato difensore, da codice di procedura penale, avrebbe 20 giorni di tempo per consultare gli atti dell'indagine, apprendere i capi d'accusa, produrre documenti o predisporre investigazioni, anche se questo periodo potrebbe essere prorogato vista la mole dell'inchiesta, portando il probabile rinvio a giudizio di Logli intorno alla fine dell'anno, il che significherebbe che l'udienza preliminare avrebbe luogo tra aprile e maggio del 2015, più di tre anni dopo la scomparsa di Roberta Ragusa. Non c'è che dire: l'ennesima conferma della lentezza del sistema giudiziario italiano.

Roberta Ragusa, la vicenda

Ricapitoliamo brevemente la vicenda di Roberta Ragusa che, come detto, è sposata con Antonio Logli e ha due figli minorenni; i sospetti sono caduti sul marito, che intratteneva una relazione extra-coniugale con Sara, ragazza che dapprima fece da baby-sitter ai figli della coppia, poi lavorò nell'autoscuola di famiglia; le amiche di Roberta Ragusa hanno sempre sostenuto che la donna scomparsa fosse a conoscenza di questa e di altre "scappatelle" di Logli, e che Roberta avesse loro confidato che negli ultimi tempi aveva avvertito strane sensazioni: famoso l'episodio di un incidente domestico, una caduta del Logli proprio addosso alla moglie, che riteneva lo avesse fatto volontariamente per farle del male.

Antonio Logli ha sempre sostenuto di essersi accorto della scomparsa della moglie solo il mattino seguente al risveglio, ma gli inquirenti hanno sempre ritenuto, sulla base di intercettazioni ambientali e telefoniche riguardanti conversazioni avvenute tra Logli e l'amante, che questa non fosse la verità.

Verità sul giallo di Roberta Ragusa che, da un punto di vista giudiziario, non sarà accertata a brevissimo termine, per una vicenda che tiene banco sulle cronache italiane da quasi tre anni, e chissà per quanto tempo continuerà a farlo.