Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine. È questo che avrà pensato Fabio Cannavaro quando gli è stata notificata l'ingiunzione di sequestro dei suoi beni. L'ex calciatore, campione del mondo con la Nazionale italiana nel 2006 in Germania, insieme a sua moglie sono indagati di frode fiscale ai danni dello Stato tramite la "Fd Service Srl". Questa società di proprietà di Cannavaro e gestita dallo stesso, insieme alla moglie, si occupa di noleggi di imbarcazioni lussuose. Dai controlli fiscali che sono stati effettuati risultano molte incongruenze, quantificate in oltre un milione di euro evasi rispettivamente da Irap, Ires e Iva nel quinquennio che va dal 2005 al 2010.

A scoprire per prima la frode fiscale è stata l'Agenzie delle Entrate di Napoli, la quale ha anche smascherato la natura fittizia della Fd Service Srl. Infatti, intestate a questa società, risultano esserci tre lussuose imbarcazioni; ma anziché essere destinate al ruolo per le quali sono state dichiarate (cioè ad essere noleggiate), venivano utilizzate per scopi prettamente personali. Per alcuni anni del quinquennio succitato (2005-2010), Cannavaro è stato anche denunciato all'autorità giudiziaria per "dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici", in quanto sono state oltrepassate le soglie di punibilità previste dalla legge.

La Procura ha incaricato il Nucleo di Polizia tributaria di Napoli (Gico) di portare avanti queste indagini, così da verificare se nella vicenda possano esserci coinvolti altri responsabili.

Fabio Cannavaro è un diretto responsabile di quanto scoperto, infatti risulta essere lui il titolare e l'amministratore della società Fd Service Srl. Sotto sequestro sono stati messi anche dei beni immobili per un valore approssimativo di 650mila euro. Tra gli indagati ci è finito anche Eugenio Tuccillo che, per detto della Procura, essendo una persona dalle poche disponibilità economiche si è offerto di sua iniziativa per rilevare le quote della Fd Service Srl durante le verifiche fiscali, mettendola dopo poco in liquidazione. Questo ha portato alla diretta denuncia dei responsabili per evasione d'imposte oltre al sequestro dell'imbarcazione Itama 38 dal valore di ben 180mila euro.