Non c'è pace per la piazza, il piatto forse più amato in tutto il mondo. Dopo la denuncia di 'Report' che ha gettato nel panico la maggior parte delle persone. arriva un'altra bomba capace di farci riflettere. Come sarebbe bello impastarla con i nostri bimbi imbrattati di farina fino alla punta del nasino, ma vuoi per mancanza di voglia o tempo le compriamo belle e confezionate al supermercato cercando purtroppo quelle meno care, la crisi impone che dobbiamo sacrificare anche la nostra Salute. Dopo gli allarmismi sugli ingredienti della pizza che dovrebbe essere uno degli alimenti più sani al mondo, arriva quello dei suoi involucri, le belle scatole di cartone che sarebbero invece potenzialmente dannose per la salute.

L'allarme lanciato dalla trasmissione televisiva 'Report' in onda su Rai Tre e rincarato da 'Il Fatto Alimentare', ha fatto tremare pizzaioli e industria alimentare sopratutto del Sud, che si sono sentiti colpiti nel vivo. Purtroppo, al Sud è stata rivelata la più grande concentrazione di truffe alimentari, come non ricordare le mozzarelle di bufala adulterate o il pomodoro cinese spacciato per passata di pomodoro verace. A proposito, gli addetti al lavoro sono sul piede di guerra accusando la trasmissione di puntare sul sensazionalismo e creare panico inutile. Secondo gli autori la pizza sarebbe cotta in forni a legna a temperature troppo elevate tanto da essere bruciacchiata e gli avanzi di farina si mescolerebbero ai fumi generando delle sostanze tossiche.

Poi, puntando il dito contro i truffaldini, denunciano chi spaccia le pizze fresche per surgelate e chi non osserva scrupolosamente le norme igieniche. Ci mancava anche questa dopo il tasso di disoccupazione alle stele e la crisi di Governo.

Ma un'altra inchiesta che potrebbe scatenare l'inferno è quella relativa alla dannosità degli involucri in cui viene trasportata e contenuta anche se a dire il vero non è una storia nuova.

I cartoni sarebbero di cellulosa riciclata, non ammessa dalle leggi italiane per venire a contatto di alimenti umidi come appunto una pizza uscita dal forno. Non sarebbe tanto l'odore del cartone a disturbare l'olfatto e il sapore, ma l'alto contenuto di metalli pericolosi come il piombo che contaminerebbero l'alimento sebbene le normative italiane sono fra le più severe in Europa.

Ma come si riconosce un cartone idoneo? Innanzitutto bisogna controllare se compare il nome del produttore e il codice di tracciabilità per identificare il lotto, invece non valgono niente i simboli di forchette e bicchieri che non avrebbero nessun valore legale, se non l'idoneità a contenere cibi secchi o umidi.