Le ultime news sull'ormai tristemente famoso caso di cronaca nera legato alla tragica scomparsa di Yara Gambirasio si arricchiscono di nuovi inquietanti dettagli relativamente all'uomo ancora costretto  in carcere in attesa di una decisione sulla concessione dei domiciliari che dovrebbe avvenire a metà mese, parliamo naturalmente dell'operaio Bossetti, di Mapello. Quel che emerge è che Bossetti, sentendo il famoso cerchio stringersi intorno a sé, tentò di far perdere le tracce precipitosamente proprio il giorno dell'arresto, quando gli uomini della polizia di stato si presentarono da lui per notificargli il provvedimento di limitazione della libertà personale.

Perché Bossetti provò a fuggire? Solo per paura o perché aveva capito che gli inquirenti avevano trovato - tramite complicati rilievi del dna che hanno richiesto molto tempo e molto impegno - elementi che indicavano le sue responsabilità in merito all'efferata uccisione della povera ragazza?



Attualmente Bossetti è ancora in prigione, a Bergamo. I legali lavorano alacremente per tutelare al meglio il proprio assistito anche se mi pare di poter dire che molte cose non tornano nel suo racconto. Sappiamo ad esempio che un paio di settimane dopo l'omicidio di Yara Gambirasio era presente sul luogo del crimine. Che ci faceva lì? Come insegnano i maestri del giallo "l'assassino torna sempre sul luogo del delitto", ma facili battute a parte è sul motivo per il quale si trovava lì che bisogna scavare, visto che Bossetti si ostina a dire che si recò in una zona limitrofa in modo del tutto casuale.

Solo una coincidenza questa inquietante presenza nel luogo maledetto? Lo scopriremo nelle sedi opportune, cioè nelle aule di giustizia. Da segnalare, tra le ultime news, la crescente tensione tra le parti, coi genitori di Yara Gambirasio che si dicono infastiditi dalle allusioni dei difensori di Bossetti a una presunta ritorsione verso il padre della ragazzina.

Del resto quale gesto potrebbe scatenare una vendetta tanto atroce? Non si capisce a questo punto quale sia la strategia complessiva degli avvocati di Bossetti che in questa fase sembrano comunque soprattutto preoccupati di assicurare i domiciliari al loro assistito. Non sarà però facile ottenerli. A ben guardare il pericolo di fuga sussiste ancora, ma questa è solo una mia libera interpretazione.