Una donna di origini marocchine ha ucciso due dei suoi figli, di 9 e 3 anni, in un appartamento al quarto piano di via Carlo Felice, nei pressi di Piazza San Giovanni a Roma, prima di togliersi a sua volta la vita. Una terza figlia, di 5 anni, è stata trasportata in gravissime condizioni all'ospedale San Giovanni. La scoperta è stata fatta da un vicino che ha immediatamente chiamato i soccorsi, salvando così la piccola, l'unica che ancora respirava all'arrivo dell'ambulanza. La scena che si sono trovati di fronte i poliziotti entrati dell'appartamento, è stata descritta come quella di un vero e proprio mattatoio.
La donna, Khadija El Fatkhani di 42 anni, è stata trovata impiccata, mentre i figli si trovavano in stanze diverse in un lago di sangue, a causa delle profonde ferite di arma da taglio subite.
In un primo momento si era pensato ad un triplice omicidio, anche perché il marito e padre delle vittime risultava irreperibile. Sono bastate poche ore di indagini per rintracciare Idris Jeddou, di 43 anni, presentatosi in mattinata al pronto soccorso del San Giovanni con una profonda ferita all'addome, dicendo di essere rimasto ferito in un tentativo di rapina.
La ricostruzione della tragedia
L'uomo pare che abbia tentato di sostenere la tesi della rapina per proteggere la moglie, ma alla fine è crollato, fornendo una versione ritenuta attendibile dagli inquirenti. Pare infatti che, al culmine di un litigio, la donna abbia afferrato un coltello colpendo all'addome il marito il quale, non riuscendo a fermare l'emorragia, si è recato in ospedale raccontando il falso tentativo di rapina.
Dopo essere stato medicato e ricoverato, Idris Jeddou ha ripetutamente provato a telefonare alla moglie, ma non avendo risposta si è allarmato ed ha chiamato un amico pregandolo di andare a controllare se fosse successo qualcosa. Non immaginava che l'amico si sarebbe trovato di fronte ad una mattanza, dalla quale si spera ora di salvare la piccola di 5 anni, ricoverata in condizioni gravissime. Si attende ora che le indagini possano contribuire a svelare la ragioni di una follia che ha sconvolto la vita di una famiglia che i vicini definivano, fino a questa mattina, "normale".