La Procura di Roma ha aperto un fascicolo in seguito all'esposto presentato dalla famiglia Cucchi contro il dottor Paolo Arbarello, l'ex direttore del Dipartimento di Medicina Legale della Sapienza, consulente del pubblico ministero al processo per la morte di Stefano Cucchi. L'annuncio è stato dato dallo stesso procuratore, Giuseppe Pignatone, che ha specificato come nel nuovo dossier non sono, per il momento, indicate ipotesi di reato o nomi di indagati.
L'esposto di Ilaria Cucchi
Nell'esposto presentato da Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, dopo l'assoluzione di tutti i 12 imputati nel processo d'appello, viene contestato al consulente Paolo Arbarello di aver anticipato il contenuto della perizia fatta per conto dell'ufficio del pubblico ministero prima ancora che la perizia stessa fosse depositata.
Oltre alla forma, contestazioni vengono mosse anche al merito della perizia, secondo la quale il decesso di Stefano Cucchi non è imputabile alle lesioni inferte, che pure sono sospette, bensì alla negligenza dei medici.
La reazione del dottor Arbarello
Il medico legale Arbarello ha annunciato una controquerela, ricordando che la sua perizia è stata confermata anche dai periti della Corte d'Assise. "Mi indigna che Stefano Cucchi sia morto quando era affidato allo Stato", ha dichiarato il perito, "ma io ho fatto quello che ritenevo giusto, non essendo stato possibile stabilire se tali lesioni sono state inferte a Cucchi oppure se le è procurate da solo". Nel chiamare in causa l'operato dei medici, Arbarello ha fatto inoltre notare come non sia facile, per un medico, muovere dei rilievi a dei colleghi.
Alla notizia della querela per diffamazione e calunnia presentata da Arbarello, Ilaria Cucchi ha commentato "Vorrà dire che io e la mia famiglia saremo gli unici ad essere condannati per la morte di Stefano".
Le indagini relative al nuovo fascicolo saranno seguite direttamente dal capo della procura romana, Giuseppe Pignatone, che subito dopo la sentenza d'appello aveva incontrato lo famiglia Cucchi promettendo di rileggere con attenzione tutti i documenti relativi al processo e di riaprire le indagini nel caso in cui fossero emersi elementi nuovi.