L'uomo che lunedì scorso ha investito Francesca Bilotti con il suo autobus ha raccontato la sua disperazione. Sono parole di dolore quelle dell'autista che ha investito e ucciso con l'autobus la giovane studentessa salernitana. Francesca Bilotti è morta il 24 novembre: era all'Università di Fisciano e il fidanzato l'aveva appena accompagnata alla fermata per recarsi all'università dove frequentava in terzo anno alla Facoltà di Lingue e culture straniere. Per uno strano e atroce destino, un autista, uno dei tanti che in quella zona transitano ogni giorno, non si è accorto della ragazza, l'ha urtata facendo manovra, l'ha spinta a terra e l'ha schiacciata.
L'uomo è disperato, mancavano solo pochi mesi alla pensione e oggi si trova indagato per omicidio colposo dalla Procura di Salerno che ha aperto un fascicolo sulla tragedia. Francesca Biliotti aveva 23 anni e l'incidente in cui ha perso la vita è stato ricostruito dalle telecamere di vigilanza. La zona a quell'ora è piena di ragazzi che vanno all'università e di autobus che circolano. Il mezzo che l'ha investita andava a velocità moderata, è stata solo colpa di una manovra e di una distrazione che non ha permesso all'autista di vedere che accanto all'autobus c'era Francesca. Intanto l'uomo è stato sottoposto a tutti i controlli di rito, compreso il test alcolemico. Nel giorno del funerale è stato proclamato il lutto cittadino e la giovane ragazza è stata ricordata con il lancio di tanti palloncini bianchi.
Ecco le parole dell'autista
L'uomo intervistato e oggi indagato per omicidio colposo si è detto disperato, ha chiesto perdono alla famiglia: "Se volete, uccidetemi. Vi do io il coltello. Chiedo perdono, è successo quello che non doveva succedere". E' un uomo distrutto e non si dà pace per l'accaduto, il peso e il senso di colpa nei confronti della famiglia sono insopportabili, ha chiesto più volte perdono e lo ha fatto con la voce rotta da pianto, spera solo di avere la forza per superare questo brutto momento, consapevole che dimenticare quello che è successo sarà impossibile.