Tra cinque mesi sarebbe andato in pensione, al termine di una carriera impeccabile senza mai una sbavatura, né un incidente. Ma la vita di Pietro Bottiglieri, lunedì 24 novembre è stata sconvolta da quel terribile incidente nel quale ha travolto e ucciso Francesca Bilotti, giovane studentessa di Medicina. L'autista, distrutto dal dolore, continua a giurare che non l'ha fatto apposta, che davvero non ha visto la ragazza quando è ripartito con l'autobus, travolgendola fatalmente.

Pietro Bottiglieri non si dà pace, è distrutto dal dolore

Un parente di Francesca, lunedì pomeriggio ha incontrato il conducente del bus Sita e ha riportato la sua testimonianza.

Ha raccontato che l'uomo è letteralmente dilaniato dal dolore per il drammatico accaduto, che non fa altro che fumare sigarette, circa tre pacchetti in un'ora e che, sconvolto, ripete sempre di non aver visto la ragazza prima di investirla. Bottiglieri, dopo essere stato sottoposto, in ospedale, a vari esami tossicologici e alcolemici, si era anche recato a Giffoni, paese natale di Francesca, per incontrare la famiglia, ma non ha trovato la forza per affrontare i parenti della ragazza ed è andato via. Dalle prime ricostruzioni fatte dalle forze dell'ordine, nonostante il conducente affermi in continuazione di non aver visto Francesca, pare che al momento dell'incidente ci sia stato un errore umano.

Sotto accusa il terminal dell'Università di Fisciano

Nessuno se la sente di puntare il dito contro Pietro Bottiglieri, probabilmente responsabile di un errore umano, ma certamente involontario, e soprattutto si evita di mettere nel mirino un uomo che sta già pagando le proprie responsabilità con le sofferenze dell'anima che sta provando in questo momento e che gli stanno rovinando l'esistenza per aver tolto - seppur involontariamente - la vita ad una giovane e bella studentessa di 23 anni.

Sotto accusa, piuttosto, è finito il terminal dell'Università di Salerno. Numerosi studenti hanno presentato denunce, sostenendo che il luogo in cui si fermano i pullman per far scendere gli universitari, sarebbe inadeguato ad accogliere l'immensa folla di giovani che vanno e vengono dalla Facoltà e anche per i numerosi pullman che continuamente transitano in quell'area.

Il rettore Tommasetti pare abbia già in mente un piano per mettere in sicurezza il terminal, ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni, facendo sapere che in un eventuale processo, l'Università di Fisciano si costituirà parte civile. Il direttore della Sita Sud, Simone Spinosa, ha invece rivelato come la questione di quella fermata nei pressi dell'Ateneo fosse già al vaglio sia dell'azienda di trasporti che dell'Università. Infatti, Spinosa ha evidenziato che giovedì scorso era stato chiesto un incontro al rettore e al responsabile della logistica per discutere eventuali cambiamenti, ma non c'è stato nemmeno il tempo di vedersi, che è avvenuta la tragedia di Francesca Bilotti