Un omicidio che farebbe rizzare i capelli in testa anche a maestri dell'horror quali Stephen King o Dario Argento. Angela Stoldt, 42 anni, della Florida, al culmine di un violento litigio con un vicino di casa, James Sheaffer, 36 anni, l'ha dapprima ucciso, poi ne ha martoriato il corpo e lo ha portato in casa per cucinarlo, al forno e in pentola. La macabra esecuzione è avvenuta circa un anno fa, ma soltanto adesso stanno emergendo i dettagli della raccapricciante vicenda.

Prima la lite, poi la violenta furia omicida

Nell'aprile del 2013, James Sheaffer, autista di limousine, si recò in casa della vicina, Angela Stoldt, per discutere di una questione di soldi.

Entrambi avevano un conto corrente in comune e l'uomo avanzava del denaro dalla donna. Quest'ultima, dopo aver ricevuto il 36enne nel suo appartamento, gli offrì un fortissimo cocktail a base di vodka, grappa alla pesca e dei farmaci per fare in modo che i muscoli dell'autista potessero rilassarsi, quindi lo convinse a recarsi nei pressi del cimitero per approfondire la questione. Una volta giunti al luogo prefissato, il litigio degenerò e James arrivò a minacciare di morte Angela se non gli avesse dato al più presto i 4 mila dollari che gli doveva. A quel punto, quando ha visto l'uomo avvicinarsi pericolosamente a lei, la 42enne ha estratto un coltello e ha colpito l'autista.

Cadavere smembrato e cucinato al forno e in pentola 

Ormai Angela Stoldt aveva perso completamente la testa e, dopo aver accoltellato James Sheaffer, andò in auto, prese una piccozza e deturpò l'uomo colpendolo agli occhi e al viso.

Dopo quel primo, macabro gesto, non paga, la donna finì la sua vittima strangolandola. Fine della storia? Macché, l'orrore era solo all'inizio. La donna prese il cadavere, lo caricò in macchina e lo portò a casa. Una volta giunta nel suo appartamento, l'assassina, per disfarsi del corpo del vicino, pensò bene di farlo a pezzi.

Lo smembrò con un'accetta: alcune parti del cadavere le gettò nelle piscinette per i bambini, poi prese i resti e li portò in cucina per cuocerli. Una gamba finì nel forno, mentre altre parti furono messe in pentola a bollire. Quando si rese conto che ci voleva del tempo per cuocere la vittima, la donna decise di raccogliere le parti del cadavere e di gettarle nell'immondizia.

Si fece aiutare dal figlio, dicendo che si trattava di un cervo morto.

La confessione di Angela Stoldt e l'arresto

Passarono tre settimane dall'orrendo delitto, dopodiché Angela Stoldt decise di recarsi alla polizia per confessare tutto. Durante il suo orripilante racconto, la donna si giustificò dicendo che quell'uomo le stava rovinando la vita. I particolari del raccapricciante accaduto sono emersi adesso, a processo in corso. I pubblici ministeri sembrano intenzionati a non chiedere la pena di morte per l'assassina, ma per l'orrendo omicidio di cui si è macchiata, difficilmente le eviterà l'ergastolo.