Dipendente della Perugina da quasi vent'anni, Marilena Petruccioli era stata licenziata per aver scritto, su Facebook, una dura critica nei confronti del capo del personale, accusato di aver fatto una comunicazione utilizzando dei termini poco consoni al suo ruolo. Adesso, però, il provvedimento è stato bloccato e l'azienda ha aperto un tavolo delle trattative con la Cisl dell'Umbria.

Licenziata dopo post su Facebook 

Marina Petruccioli, sul popolare social network, lo scorso 30 ottobre si era sfogata contro il suo capo del personale, reo, secondo la dipendente della Perugina, di aver diffuso un provvedimento disciplinare nel quale aveva usato dei termini poco consoni ad un rapporto di lavoro.

Tra le parole sottolineate dalla donna c'era "collare" che la Petruccioli aveva condannato perché non rispettoso verso persone che lavorano, dato che non si tratta di un rapporto fra un cane e il suo legittimo proprietario. Dopo aver pubblicato il commento, la donna, disabile dal 1997 per un incidente sul lavoro, era stata licenziata "per giusta causa".

Licenziamento bloccato, trattativa in corso 

La Nestlè, dopo il provvedimento, ha provveduto a congelare il licenziamento, aprendo una procedura di conciliazione, convocando la Cisl dell'Umbria presso l'Assindustria di Perugia. Del resto, come spiegato dalla nota azienda alimentare, Marina Petruccioli è una rappresentante sindacale all'interno dello stabilimento dove lavora dal lontano 1996, e dunque prima di ratificare un procedimento di licenziamento è necessario portare avanti una consultazione con i sindacati.

La questione pare piuttosto controversa, e per questo motivo il sindacato ha annullato la conferenza stampa che avrebbe dovuto tenere nella sede regionale umbra per spiegare dettagliatamente i termini della questione. Di conseguenza, sarà necessario sedersi prima al tavolo delle trattative, con Nestlè-Perugina da un lato e Cisl dall'altro, per approfondire la questione e capire se, effettivamente, per il post pubblicato su Facebook, Marina Petruccioli dovrà essere licenziata o meno.