Si torna a parlare dopo molto tempo della scomparsa di Denise Pipitone per un motivo che nessuno avrebbe sospettato fino a poco tempo fa: a gettare benzina sul fuoco - con grande sorpresa degli inquirenti - è un'intercettazione ambientale risalente addirittura all'11 ottobre 2004.

Cos'era successo nel 2004

Di Denise Pipitone, solo tre anni, si sono perse le tracce il 1º settembre del 2004 nel trapanese. Una vicenda drammatica la sua, che scosse l'opinione pubblica. Si ipotizzò un rapimento posto in essere da parte della sorellastra Jessica, per una sorta di gelosia poiché le due hanno il papà in comune.





A parlare sono Jessica Pulizzi e la sorella minore Alice. La prima dice che è stata la madre a uccidere Denise Pipitone.



"Quanno eramu 'ncasa, mamma l'ha uccisa a Denise". Alice, di rimando, le chiede: "A mamma l'ha uccisa a Denise?". "Tu di sti cosi un hai parlari..." replica piccata Jessica. "Logico" la rassicura Alice. Che peso dare a queste parole? La Procura di Marsala non può certo restare alla finestra. E' stato quindi aperto un fascicolo, come anche di acquisire il file della registrazione audio. Ovviamente le parole vanno contestualizzate in un discorso più ampio e completo poiché molte frasi, se estrapolate, possono prestarsi a particolari interpretazioni ed equivoci veri e propri.



La notizia del giorno è comunque quella che il perito Massimo Mendolìa è riuscito nell'impresa di "decifrare" queste parole davvero sorprendenti nel corso delle laboriose trascrizioni, aprendo così questi nuovi scenari.

Bisogna precisare che quel giorno Alice era attesa in Procura a Marsala e dunque la frase emersa dall'intercettazione, ove confermata, assumerebbe un rilievo molto preciso.



Non si capisce bene come mai la frase sia emersa solo ora, a distanza di tutto questo tempo. La spiegazione ufficiale è che è stata pronunciata a voce bassissima, come bisbigliata.

Per essere percepita ha subito un attento lavoro di pulizia del suono. Un colpo di scena nello sviluppo delle indagini anche secondo l'avvocato di parte civile Frazzita.

Non bisogna avere fretta

Serve però tempo per mettere a fuoco la nuova situazione che si presenta e magari andare a cercare di decifrare altri brani delle varie conversazioni a caccia di nuove scoperte riguardanti i protagonisti della vicenda legata alla scomparsa della piccola Denise Pipitone.

A questo punto gli esperti di parte si metteranno al lavoro per non avere dubbi sull'esatta interpretazione da attribuire alle frasi intercettate alla sorellastra Jessica che sembra fare riferimento a un'altra persona indicandola come responsabile del delitto.