Sembrano essere arrivati alla svolta due dei gialli di cronaca più misteriosi e crudeli degli ultimi anni: parliamo dei casi di Gilberta Palleschi e Denise Pipitone. Ne ha parlato approfonditamente ieri sera la trasmissione Chi l'ha visto chiarendo ai telespettatori tutte le novità degli ultimi giorni. E' arrivato purtroppo alla più tragica delle svolte il giallo di Gilberta Palleschi, l'insegnante di Sora scomparsa da casa lo scorso 1° novembre dopo essere uscita per la sua tradizionale passeggiata. Gli inquirenti erano già arrivati vicini alla verità da qualche giorno, facendo alcune verifiche sulle auto filmate dalla stessa telecamera privata che aveva anche fissato il passaggio di Gilberta.

Avevano quindi notato che un'auto era transitata (tornando in dietro proprio nella direzione presa dalla donna) due volte e che quella vettura apparteneva proprio ad un uomo di Sora già condannato per tentato stupro. Da lì alla verità il passo è stato breve: Antonio Palleschi (stesso cognome ma nessuna parentela) dopo un lungo interrogatorio, ha confessato portando anche gli inquirenti nel luogo in cui aveva nascosto il corpo. Pare che l'omicidio sia avvenuto perché Gilberta si era opposta allo stupro e che l'assassino abbia abusato della povera donna anche dopo la morte.

Denise Pipitone, news dell'11/12: le intercettazioni ambientali incastrano sorellastra e madre (di quest'ultima)

Sembra essere arrivato alla svolta anche il giallo di Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel lontano 2004 da Mazara del Vallo (Trapani).

La mamma aveva da subito indicato la sorellastra Jessica Pulizzi e la madre di quest'ultima come possibili colpevoli del sequestro della piccola ma il processo in primo grado non aveva portato alcuna condanna. Ora le ulteriori verifiche su alcune intercettazioni ambientali richieste direttamente dalla terza sezione della Corte di Appello confermerebbero alcune drammatiche frasi dette da Jessica Pulizzi (sorellastra di Denise) alla sorella minore Alice.

Jessica affermerebbe in tale contesto che è stata la madre Anna Corona ad uccidere la bambina, tra l'altro in sua presenza. Nonostante la difesa consideri tali intercettazioni ambientali assolutamente poco chiare, pare che finalmente il caso di Denise Pipitone sia arrivato alla svolta decisiva.