E' stata una notte davvero frenetica quella della Procura di Ragusa che, senza indugio, ha continuato nei suoi interrogatori per cercare di farsi una realistica idea su quanto accaduto al piccolo Andrea Loris Stival, il bambino di 8 anni trovato morto in un canalone. Al momento le indagini continuano a 360° ma con il passare delle ore la sensazione è che la verità sia sempre più vicina.

Piccolo Loris Stival: il cacciatore è stato iscritto nel registro degli indagati

Si fa sempre più complicata la posizione di Orazio Fidone, il cacciatore che per primo aveva scoperto il corpo senza vita del piccolo Loris Stival.

Le sue dichiarazioni, infatti, non avevano convinto fin dal primo momento gli inquirenti che lo hanno sottoposto a due lunghi interrogatori, l'ultimo dei quali, ieri sera, durato più di nove ore. Le sue parole sono risultate quasi agghiaccianti a chi ha potuto seguire lo speciale di Chi l'ha visto di ieri sera: nell'intervista lasciata a TG Regione della Sicilia, il signor Orazio ha infatti dichiarato di aver scorto il cadavere e di aver subito chiamato i Carabinieri, nel frattempo però sarebbe arrivata una volante ed insieme avrebbero constatato il decesso del piccolo. Forse aveva scorto la volante trovandosi lì a nascondere Loris? I dubbi sono davvero tanti.

Gli inquirenti hanno comunque sottoposto a sequestro l'auto di Orazio Fidone e hanno compiuto alcune verifiche nella sua abitazione constatando la presenza di alcune armi non regolarmente registrate.

Proprio per avere maggiore libertà nelle indagini, questa mattina la Procura ha iscritto Fiadone nel registro degli indagati per omicidio volontario e occultamento di cadavere precisando che si tratterebbe di un atto dovuto.

Loris Stival, news del 02/12: sentito anche il vicino quindicenne

Ma i sospetti non si fermano ad Orazio Fiadone soprattutto dopo che gli amichetti di Loris Stival hanno dichiarato che il loro compagno si vedeva spesso con un ragazzo più grande, un vicino di casa quindicenne, con il quale compiva dei giri in motorino (e proprio il motorino potrebbe essere il mezzo utilizzato per portare Loris nel canalone).

Anche il quindicenne è stato sentito ieri in Procura, dove si è presentato assieme al padre.

Nel frattempo purtroppo prende sempre più piede la pista della violenza sessuale dopo che sono state ritrovate anche le mutande del povero Loris, tra l'altro in una via del centro dove non erano state notate prima. Anche questa scoperta potrebbe aiutare a capire cos'è accaduto assieme alle ulteriori verifiche delle telecamere del paese sequestrate e attualmente al vaglio degli inquirenti.