Con il Natale alle porte, per le famiglie italiane è tempo di fare la spesa, sia per il "cenone" della vigilia, sia per quello di Capodanno, senza far mancare a grandi e piccini i dolcetti nella calza della Befana. In questi giorni, però, i Carabinieri hanno scoperto una miriade di esercizi commerciali che vendevano senza alcun problema alimenti scaduti o tenuti in condizioni non igieniche. In Campania, in particolare, le forze dell'ordine hanno sequestrato una sessantina di tonnellate di prodotti su cui era stata omessa la data di scadenza per un valore totale di oltre 500mila euro.
Nell'ambito dell'operazione "Natale sicuro", infatti, sono state ispezionate parecchie industrie del salernitano che mettevano in vendita alimenti a base di pesce non a norma con le condizioni igienico-sanitarie che impone la legge.
A Caserta, invece, le autorità hanno scoperto una miriade di panettoni, pandori e dolci vari che sarebbero scaduti addirittura dal 2007 e venivano tranquillamente venduti insieme ad altri alimenti senza destare il minimo sospetto ai clienti che acquistavano. In più, le aziende incriminate mescolavano illegalmente frutta secca (immancabile nel dopo pranzo di Natale) e cioccolata in cui erano presenti parassiti: il tutto, in evidente stato di decomposizione, avrebbe potuto anche causare un'intossicazione al malcapitato che l'avesse mangiato.
Spostiamoci a Milano, dove i Carabinieri si sono occupati di mandarini dalla dubbia provenienza, oltre a frutta e verdura in un cattivo stato di conservazione: nel quartiere cinese del capoluogo lombardo, fra l'altro, le forze dell'ordine hanno sequestrato numerosi giocattoli e addobbi natalizi pericolosi per gli acquirenti.
Stesso discorso a Isernia e nel cagliaritano, dove attività commerciali gestite da cinesi hanno fatto registrare un alto tasso di colla tossica contenuta nelle confezioni per i regali. A Torino, per chiudere, un'azienda è stata addirittura chiusa per smaltimento illecito di prodotti invenduti, che venivano poi commercializzati all'estero.