La città di Reggio Calabria, un tempo apprezzata per le sue peculiarità geografiche, storiche e culturali, da qualche tempo a questa parte è diventata la cenerentola dei comuni italiani. Dopo le vicissitudini delle ex Giunte di centrodestra; la prima guidata da Giuseppe Scopelliti e la seconda, successivamente da Demi Arena, quest'ultima sciolta per contiguità mafiosa, la città è stata amministrata da una Commissione straordinaria per un biennio, durante il quale i Commissari hanno dovuto predisporre un piano finanziario "lacrime e sangue" della durata di dieci anni, per far rientrare dallo stato di quasi dissesto la città.
Proprio la pessima condizione economica in cui versano le casse del Comune sta creando, a dire del neo sindaco Giuseppe Falcomatà, una notevole difficoltà a espletare e gestire i servizi anche quelli essenziali: "Non abbiamo la bacchetta magica" sostiene il giovanissimo neo Sindaco che, per dare dimostrazione di buona volontà e di solidarietà con i cittadini ormai esasperati dallo stato di degrado in cui versa tutta la città e non solo i cimiteri, ha pensato di scendere in campo con ramazze e palette. Domenica scorsa, insieme ad alcuni Assessori e Consiglieri del centrosinistra, ha pulito (per così dire, n.d.r.) il cimitero centrale della città: "Quando le risorse finanziarie mancano, tutti noi siamo chiamati a diventare risorse" ha dichiarato Angela Marcianò ma, la dichiarazione dell'Assessore ai Lavori Pubblici non è stata molto gradita dai cittadini, i quali, si domandano e chiedono di sapere che fine fanno i soldi incassati dall'Amministrazione comunale con i tributi TASI e TARI che, tra l'altro, sono i più alti d'Italia.
Sembrerebbe che con l'avvento della Giunta Falcomatà la città sia caduta dalla padella nella brace. Una brace che difficilmente si riesce a spegnere, poiché gli stessi cittadini ormai stanchi e avviliti dallo stato in cui versa tutto il territorio di Reggio Calabria, dal centro storico alle periferie; quotidianamente si fanno sentire con cori di protesta e di biasimo per il comportamento dei nuovi Amministratori e dando fuoco ai cumuli di spazzatura che per settimane non viene raccolta.
L'ultima trovata degli Assessori Nino Zimbalatti e Angela Marcianò di farsi fotografare sorridenti con la ramazza in mano all'interno del Campo Santo di Condera ha innescato, visto che la foto è stata postata anche sulle pagine di Facebook, una disputa infinita tra gli indignati (che non sono pochi) e alcuni sostenitori dell'iniziativa che, a quanto sembra non è stata per nulla gradita da molti reggini, i quali, hanno pubblicamente esternato, utilizzando i più diffusi social network, tutto il disagio e la vergogna provata per l'accaduto.
Considerato inopportuno per molti reggini, visto il luogo in cui si è verificato: "Il Campo Santo merita comportamenti di assoluto rispetto e non passerelle politiche", sono state le dichiarazioni di coloro i quali si sono indignati per la spettacolare iniziativa che, in ogni caso, si sarebbe potuta svolgere nel massimo della riservatezza e nell'orario di chiusura del cimitero al pubblico.