Continuala notifica di cartelle esattoriali irregolari, da parte della Re.G.E.S. all'indirizzo della maggior parte dei nuclei familiari di Reggio Calabria. Una vicenda che comincia a disturbare eccessivamente la vita dei cittadini Reggini, soprattutto di chi ha la totale certezza comprovata dalle ricevute, di aver rispettato nei tempi e nei modi, tutti i pagamenti riferiti alla Tari, alla Tasi e al Canone per la fornitura dell'acqua potabile.



Le proteste - Basta recarsi e curiosare qualche ora all'interno degli Uffici della Re.G.E.S. per assistere alle proteste dei contribuenti, costretti a lunghe attese per dimostrare le proprie ragioni in merito alle irregolarità nelle notifiche delle bollette\fatture di pagamento ricevute.

La maggior parte riguarda la richiesta di corrispettivi per fatture non pagate e recuperi arretrati, totalmente illegittimi, in quanto, gli utenti dimostrano quasi sempre, con ricevute alla mano, di aver già pagato con regolarità e puntualità svizzera. Non mancano episodi di accesa discussione tra gli impiegati addetti allo sportello e i cittadini inviperiti sia per l'estenuante attesa sia per la perdita di tempo necessaria a chiarire la propria posizione tributaria regolare, sostanzialmente diversa da quella sostenuta dall'Ente Comunale, per così dire debitoria.

La risoluzione - La Re.G.E.S., Ente strumentale concessionario dell'amministrazione Comunale di Reggio Calabria, delegato alla riscossione delle tasse e delle tariffe per i servizi erogati, non sembra essere dotata di un sistema informatizzato adeguato per la perfetta gestione del servizio.

Gli stessi impiegati giustificano gli errori commessi, accusando il malfunzionamento del sintema informatico e la recente perdita dei dati, dovuta a un guasto del sintema, ammettendo così, implicitamente che l'Azienda non possiede un sistema di Backup per come previsto dalla Legge 196/2003. Il caos all'interno degli Uffici della Re.G.E.S.

; le inutili spese di notifica; l'ansia procurata agli utenti e la perdita di tempo, sono la causa di un Ente Strumentale, per di più a partecipazione pubblica, che non rispetta le regole ma che pretende addirittura contravvenendo alla Legge, il doppio, di quanto dovuto dai contribuenti.

Riflettendo su quanto sta accadendo e considerando che potrebbero essere in tanti i cittadini Reggini (soprattutto gli anziani) a pagare somme non dovute e senza protestare, forse sarebbe il caso che la magistratura ci mettesse il naso.