L'anno 2015 si è aperto con alcune importanti novità relative alla vicenda di Roberta Ragusa di Gello (Pisa). Innanzitutto va detto che la data del processo è stata fissata ed è quella del 6 marzo 2015. Va aggiunto che ad essere accusato del femminicidio è il marito Antonio Logli. L'uomo dovrà anche rispondere dell'accusa di distruzione del corpo della donna, che era impiegata nell'autoscuola di famiglia. Dato che il cadavere della Ragusa non è stato trovato, le indagini continueranno.



Novità riguardano anche quello che era il rapporto di Logli con i figli.

Sembra che tra loro le cose non andassero troppo bene. Secondo una rivista specializzata ci sarebbe un biglietto di auguri scritto dalla figlia di Logli per il suo genetliaco che prova rapporti forse non idilliaci in quanto la piccola rimprovera al padre il fatto di esser stato assente e di non mantenere le promesse fatte. È ormai noto che anche Roberta Ragusa rimproverava il marito di pensare troppo ad altro ma forse ancora non era a conoscenza del fatto che l'uomo avesse un'amante che risponde al nome di Sara Calzolaio.

Anche la Ragusa si lamentava del fatto che era sempre e solo lei a doversi occupare dei bambini in quanto il marito era troppo impegnato in altri affari. Gli affari erano quelli privati visto che da anni il Logli portava avanti una relazione clandestina con Sara Calzolaio e proprio l'aver scoperto che l'amante era la babysitter di famiglia potrebbe avere scatenato una violenta discussione tra i coniugi.

Di sicuro nell'ambito del processo giocherà un ruolo fondamentale la testimonianza di Loris Gozi che la sera della sparizione della donna sentì una donna urlare dopo alcune grida a seguito di una lite.

Ricordiamo che Antonio Logli è un elettricista di professione. Lavora per la ditta Geste. Il giorno della scomparsa della donna doveva essere in ferie ma stranamente si recò in azienda senza saper dare una spiegazione di questo. Cosa pensate sia andato a fare alla Geste quel mattino? Se volete continuare a seguirmi cliccate sul tasto segui in alto, vicino alla mia firma.