Non tendono a placarsi le minacce rivolte dagli uomini in nero ai Paesi che tentano di contrastarli: gli ultimi aggiornamenti parlano di un vero e proprio scouting da parte del Califfato per chiamare a raccolta i musulmani presenti in Europa. L'Italia, in particolare, è la grande protagonista di questo periodo, sia per la vicinanza del nostro Paese alla Libia, dove c'è un'escalation di terrore, sia perché l'obiettivo numero uno dei jihadisti, da sempre, è l'occupazione della Cupola di San Pietro. Un documento riportato da WikiLao, in particolare, metterebbe alla luce quando sia precisa la propaganda dell'Isis nei confronti di chi l'Islam lo professa sul nostro territorio.

Nelle 60 pagine del testo intitolato "Una realtà che ti vorrebbe comunicare" ci sono tutte le indicazioni necessarie per arruolarsi al Califfato e il messaggio sarebbe diretto ai musulmani italiani che ancora non si sono resi conto del potenziale di questa organizzazione. In più, lo Stato Islamico suggerisce (rigorosamente in lingua italiana, una novità nei mezzi di comunicazione jihadisti) ai suoi potenziali militanti di non credere a ciò che viene raccontato in tv e sui giornali, ma di seguire le parole del profeta Maometto, il quale prediva la presa di Costantinopoli e di Roma da parte del popolo musulmano.

La visione che ha l'Isis del mondo, insomma, è divisibile in due: da una parte ci sarebbero quei miscredenti da abbattere (l'Occidente insomma) e dall'altra gli Imam esenti da ipocrisia e peccato, l'unica via da seguire per ristabilire l'equilibrio in un mondo dove vige la disuguaglianza e l'ingiustizia sociale.

Si tratta di un documento al vaglio dei servizi segreti, che già poco tempo fa avevano messo in allerta l'Italia affermando che ci potrebbero essere attacchi terroristici e infiltrazioni clandestine dei terroristi anche nelle nostre più importanti città. Sarà interessante capire quanto questa chiamata alle armi possa essere pericolosa per il popolo italiano e quanti musulmani che risiedono nel nostro Paese sarebbero disposti ad arruolarsi nelle file del sedicente Stato Islamico.