Secondo lo scienziato della Nasa Ellen Stofan: "Stiamo avendo forti indicazioni riguardo la scoperta di vita extraterrestre entro un decennio, e siamo vicini ad avere la prova definitiva entro 20 o 30 anni". La dichiarazione è del 7 aprile scorso nel corso di una tavola rotonda concentrata sugli sforzi della Nasa per la ricerca di mondi abitabili e vita aliena. "Sappiamo dove cercare e sappiamo come guardare, nella maggior parte dei casi abbiamo la tecnologia e siamo su un percorso di attuazione. Quindi credo che siamo decisamente sulla strada giusta." L'ex-astronauta John Grunsfeld, amministratore associato per la Science Mission Directorate della Nasa, ha condiviso l'ottimismo di Stofan, prevedendo che i segni di vita si troveranno relativamente presto sia nel nostro sistema solare che oltre di esso.
"Penso che siamo ad una sola generazione di distanza dalla scoperta di vita nel nostro sistema solare, sia che si tratti di una luna ghiacciata o di Marte, e ad un'altra generazione per trovarla attorno ad una stella vicina."
Molti ambienti abitabili
Ci sono oceani di acqua liquida sotto Europa e Ganimede, gelide lune di Giove, o sotto Encelado, satellite di Saturno. Si è capito che gli oceani ricoprivano Marte moltissimo tempo fa, e che le striature scure osservate sulla sua superficie erano causate dall'acqua salata. Il rover Curiosity ha trovato molecole organiche contenenti carbonio ed azoto sul suolo marziano, ingredienti base per la vita simile a quella sulla Terra. Il telescopio spaziale Keplero suggerisce che quasi ogni stella nel cielo ospita pianeti, e che molti di questi mondi possono essere abitabili.
I mondi rocciosi come Terra e Marte sono probabilmente più comuni in tutta la galassia rispetto a giganti gassosi come Saturno e Giove.
Paul Hertz, direttore della divisione di astrofisica della Nasa dice: "La Via Lattea è letteralmente fradicia. Possiamo vedere l'acqua nelle nubi interstellari dai sistemi planetari in formazione.
Possiamo vedere l'acqua nei dischi di detriti che stanno per diventare sistemi planetari intorno ad altre stelle, e possiamo anche vedere nelle comete come l'acqua evapori quando si avvicinano al Sole."
Alla ricerca della vita
La caccia alle prove di vita aliena è molto più complicata rispetto all'individuazione di ambienti potenzialmente abitabili.
Il prossimo rover marziano, il cui lancio è previsto nel 2020, cercherà campioni di vita esistita nel passato marziano e li riporterà a Terra per ulteriori analisi. È pianificata anche una spedizione su Europa nel 2022. L'obiettivo principale di questa missione da 2,1 miliardi di dollari, sarà quello di far luce sulla potenziale abitabilità della luna ghiacciata, ma potrebbe anche cercare segni di vita aliena. Scienziati Nasa stanno valutando il modo di analizzare i pennacchi di vapore acqueo che apparentemente sgorgano dalla regione polare sud del satellite di Giove.
Sarà lanciato inoltre nel 2018 lo strumento JWST (James Webb Space Telescope) da 8,8 miliardi di dollari che scruterà le atmosfere dei pianeti alieni simili alla Terra, alla ricerca di gas che possono essere prodotti da organismi vivi tramite il metodo denominato "spettroscopia di transito". Inoltre a metà degli anni 2020 dovrebbe esserci il progetto Wide-Field Infrared Survey Telescope con un coronografo per le osservazioni dei pianeti extrasolari.