È una catastrofe il Terremoto in Nepal: il numero dei morti continua a crescere di ora in ora. Si contano già 4.500 vittime e circa 8.000 feriti. Le persone colpite da questa tragedia, secondo l'ONU, sono circa otto milioni: villaggi interamente distrutti, un milione di senzatetto, mancano i viveri, l'acqua, e serve assistenza. Per paura di nuove scosse, o perchè hanno perso la casa, le persone vivono sotto le tende o in ripari di fortuna, anche all'aperto, in balia del freddo notturno. Per questo il Primo Ministro nepalese, Sushil Koirala, chiede aiuto alla comunità internazionale.
E i soccorsi, da diversi paesi, iniziano ad arrivare. Si teme che il numero delle vittime possa addirittura arrivare alla triste cifra di 10 mila. Molti villaggi sono ancora irraggiungibili.
Morti quattro italiani, ma ci sono altri dispersi. Rintracciati, la notte scorsa, altri 18 italiani, ma ne mancherebbero all'appello altri 40. Inoltre, non si trovano, altri turisti di altre nazionalità, che erano giunti in Nepal. Fra gli oltre 300 connazionali, finora contattati dalla Farnesina, un primo gruppo dovrebbe rientrare in Italia già domani, in aereo. Sono quattro i morti italiani accertati, travolti da una valanga, nella regione del villaggio di Lang Tang. Si tratta di Oscar Piazza, Gigliola Mancinelli, Renzo Benedetto e Marco Pojer.
La tragedia di un paese asiatico. La Repubblica Federale del Nepal, che al 2012 contava 29.959.364 abitanti, sta vivendo un vero dramma. La capitale, Kathmandu, importante centro turistico, è devastata: distrutti anche i suoi templi e i suoi monumenti. Contava circa 850.000 abitanti, a cui si aggiungevano un milione e mezzo di persone dell'area metropolitana.
L'altra importante città, colpita dal sisma, è Pokhara, situata più al centro del paese, che contava circa 200.000 abitanti, più 100 mila nell'area metropolitana. Oltre al turismo, altre importanti attività del Nepal, sono l'agricoltura e l'allevamento. Non è però un paese industrializzato e le vie di comunicazione sono poche. Dopo il sisma del 25 e 26 aprile 2015 bisognerà iniziare a ricostruire.