Le ultime notizie riguardanti il duplice omicidio di Pordenone indicano che, molto presto, potrebbe esserci la svolta decisiva del caso: chi ha ucciso Teresa Costanza e Trifone Ragone? La chiave per trovare l'identità del killer che ha posto fine alla vita dei due fidanzati era quella di arrivare al movente: nelle ultime ore, si sta rafforzando sempre di più l'ipotesi della vendetta quale causa scatenante del duplice assassinio.
Omicidio Pordenone: Trifone e Teresa uccisi per vendetta?
Infatti, secondo il quotidiano 'Il Messaggero Veneto', gli inquirenti starebbero seguendo una pista che porta a due malviventi di origine albanese: quale relazione avrebbero avuto questi due individui con Trifone e Teresa? In verità, apparentemente nessuna ma l'amicizia di Trifone Ragone con un giovane rumeno ('collega' di allenamenti nella palestra 'Crisafulli' di Pordenone) potrebbe essere stata la causa di una vendetta trasversale. I fatti risalgono alla sera di San Valentino, circa un mese prima, quindi, del duplice delitto: il body builder rumeno si sarebbe reso protagonista di un pestaggio di due giovani ragazzi albanesi, fuori dal locale 'Riverside' sito a Valvasone.
Delitto Trifone e Teresa: rissa, sangue e vendetta
Gli inquirenti sono arrivati a questa pista, grazie ad una testimonianza di una persona che ha scelto di rimanere nell'anonimato per paura di ritorsioni anche nei suoi confronti. Il testimone ha raccontato che non potrà mai dimenticare quella sera e tutto quel sangue: i due albanesi furono costretti ad andare all'ospedale per le ferite riportate durante la rissa. E' probabile, dunque, che il killer di Trifone e di Teresa abbia agito come vendetta per quell'aggressione. Era questo il motivo di preoccupazione confidata da Trifone al padre poco prima di morire e che non fece in tempo a spiegare? A bordo di quell'Audi che sfrecciò a forte velocità alcuni istanti dopo il duplice omicidio, c'erano i complici del killer? A queste e ad altre domande dovranno trovare risposta gli inquirenti: forse siamo vicini alla soluzione del giallo.
© RIPRODUZIONE VIETATA