L'agenda del ministro della salute Lorenzin, in questo Expo 2015, è davvero fitta. Ieri ha preso parte, anche se solo in maniera virtuale, al convegno "Esiste ancora una dieta mediterranea?", con oggetto proprio la promozione della ricerca sull'alimentazione più famosa del mondo. Al convegno c'erano esponenti del consiglio nazionale delle ricerche, dell'enea, e il delegato per Expo 2015 per il parlamento europeo Paolo De Castro.
A stonare però fin da subito è stata la dichiarazione rilasciata proprio da Francesco Loreto del consiglio delle ricerche.
Educare i giovani a mangiare bene tra Mc Donald, Monsanto e Coca Cola
Loreto ha affermato che Expo 2015 rappresenta "una grande occasione per educare al buon cibo".
Il ministro Beatrice Lorenzin ha aggiunto, tramite un messaggio fatto pervenire all'incontro, che "la dieta mediterranea è un modello ottimale per apportare miglioramenti alla salute e all'economia locale. E' nostro dovere contrastare la cattiva alimentazione". Forse il ministro non sa però, o più probabilmente volutamente glissa, che promuovere un certo tipo ad alimentazione ad un festival nato all'insegna delle forti polemiche proprio per gli sponsor che ospita, è un segnale completamente contraddittorio.
Come può infatti affermare il ministro che la dieta mediterranea è "uno dei principali strumenti per combattere l'obesità" quando Mc Donald con i suoi hamburger imbottiti di antibiotici fa bella mostra di sé tra i padiglioni ed è stato scelto come "official sponsor"? E come si può sostenere che la dieta mediterranea rappresenti un modello di sviluppo sostenibile per la corretta coltivazione dei terreni alla presenza di Coca Cola, celebrata per i suoi 100 anni ma condannata in India per inquinamento ambientale?
Il padiglione vino non ancora aperto al pubblico ma già preso d'assalto dagli stranieri
Il 23 maggio verrà ufficialmente inaugurato il padiglione "Vino a taste of Italy" dal ministro Martina.
Lo spazio ospita diverse etichette italiane molto apprezzate all'estero. Infatti, anche se ufficialmente il padiglione ancora non è aperto al pubblico, tanti tra ministri, imprenditori e diplomatici si sono affacciati per una degustazione informale. In particolare l'ambasciatore statunitense in Italia, John Robert Phillips, ha ricordato: "il vino italiano è molto apprezzato e diffuso negli Usa. Amo molto i vini friulani perché i miei nonni materni erano originari di quella regione". Che si prepari il terreno in vista della tanto agognata quanto contrastata firma per il trattato transatlantico del libero commercio americano in casa nostra, il TTIP?