Mentre il Terremoto in Nepal continua con la rilevazione di altre due scosse di magnitudo superiore a 4.0, più precisamente 4.1 e 4.3 e mentre le autorità nepalesi, colte da sconforto e rassegnazione, avevano dichiarato che si erano perse le speranze di trovare ulteriori superstiti sotto le macerie, il quotidiano The Himalayan Times ha dato notizia del salvataggio di altre 6 persone.
Tre donne sono state salvate, invece, nel villaggio di Syauli, nel distretto di Sindhupalchowk, uno di quelli maggiormente colpiti, se non il più colpito, dal terremoto in Nepal.
A questi 4 salvataggi vanno aggiunti quelli di un uomo di 60 anni e una giovane suora avvenuti nei villaggi di Sirdibas e Chhekampar nel distretto di Gorkha.
Nonostante l'eccellente notizia di questi salvataggi avvenuti a distanza di 8 e 10 giorni dal terremoto in Nepal, rimangono i problemi legati all'organizzazione dei soccorsi e alla distribuzione di medicine, acqua e viveri. L'ostacolo maggiore è rappresentato dai severi controlli effettuati all'aeroporto internazionale di Kathmandu, che fanno accumulare gli aiuti in arrivo e rallentano la distribuzione degli stessi.
A ciò si è aggiunto il divieto di atterraggio per gli aerei di peso superiore alle 196 tonnellate, a causa di ragioni di sicurezza legate al danneggiamento della pista che si è improvvisamente crepata.
Nel frattempo continuano inesorabilmente a salire i morti e i feriti, confermando sempre più i modelli matematici di earthquake-report che avevano già indicato come altamente probabili un numero di vittime comprese tra 8 e 9 mila e che, al momento, sono arrivate alla considerevole cifre di 7.365 morti e 14.365 feriti.