Mentre il Terremoto in Nepal continua con la rilevazione di altre due scosse di magnitudo superiore a 4.0, più precisamente 4.1 e 4.3 e mentre le autorità nepalesi, colte da sconforto e rassegnazione, avevano dichiarato che si erano perse le speranze di trovare ulteriori superstiti sotto le macerie, il quotidiano The Himalayan Times ha dato notizia del salvataggio di altre 6 persone.

Si tratta di 4 donne e 2 uomini estratti dalle macerie in diversi villaggi distrutti dal terremoto del 25 aprile. Uno dei due uomini, che nel confuso susseguirsi delle notizie si pensava inizialmente fosse una donna, è addirittura un ultracentenario anche se non vi è certezza sull'età, compresa comunque tra i 100 e i 105 anni; l'arzillo vecchietto, che ha riportato solo alcune ferite minori alle gambe, è stato trasferito, in buone condizioni, in ospedale con un elicottero.

Tre donne sono state salvate, invece, nel villaggio di Syauli, nel distretto di Sindhupalchowk, uno di quelli maggiormente colpiti, se non il più colpito, dal terremoto in Nepal.

A questi 4 salvataggi vanno aggiunti quelli di un uomo di 60 anni e una giovane suora avvenuti nei villaggi di Sirdibas e Chhekampar nel distretto di Gorkha.

Nonostante l'eccellente notizia di questi salvataggi avvenuti a distanza di 8 e 10 giorni dal terremoto in Nepal, rimangono i problemi legati all'organizzazione dei soccorsi e alla distribuzione di medicine, acqua e viveri. L'ostacolo maggiore è rappresentato dai severi controlli effettuati all'aeroporto internazionale di Kathmandu, che fanno accumulare gli aiuti in arrivo e rallentano la distribuzione degli stessi.

A ciò si è aggiunto il divieto di atterraggio per gli aerei di peso superiore alle 196 tonnellate, a causa di ragioni di sicurezza legate al danneggiamento della pista che si è improvvisamente crepata.

Nel frattempo continuano inesorabilmente a salire i morti e i feriti, confermando sempre più i modelli matematici di earthquake-report che avevano già indicato come altamente probabili un numero di vittime comprese tra 8 e 9 mila e che, al momento, sono arrivate alla considerevole cifre di 7.365 morti e 14.365 feriti.