Il forte Terremoto che ha messo in ginocchio il Nepal ha fatto vittime illustri non solo tra le opere d'arte ma anche tra la popolazione. Tra le migliaia di persone che hanno perso la vita vi è anche Dan Fredinburg, dirigente Google ed esperto scalatore ed alpinista (fonte Ansa).



Il fatto - Dan Fredinburg si trovava sull'Everest proprio nel momento in cui si è verificato il tremendo sisma che ha messo in ginocchio il Nepal; era in compagnia di altri due colleghi di Google per far hiking ed è stato, purtroppo, travolto dalla valanga provocata dal terremoto, perdendo la vita come le altre 17 vittime rimaste sepolte.

Dan Fredinburg, che ricopriva la carica di responsabile per la privacy ed era uno dei cofondatori di Google Adventur, grazie alla quale Street Wiew è arrivata in luoghi estremi ed esotici quali l'Everest, poco prima del tragico evento aveva postato una foto su Twitter che lo ritraeva durante una pausa della scalata mentre sorseggiava un cappuccino.



L'impegno di Google - Il famoso motore di ricerca si è impegnata a stanziare un milione di dollari in aiuto dei soccorsi in Nepal e metterà a disposizione della ricerca dei sopravvissuti person finder; il motore di ricerca è stato già impiegato nel terremoto in Cile del 2010 e per il terremoto in Giappone, si tratta di un servizio web che permette di inserire i dati delle persone scomparse e avere una speranza in più di ricevere notizie certe.

Il dirigente Google rappresenta la prima vittima americana accertata ma gli Stati Uniti temono che possano essercene altre, visto i numerosi americani presenti in Nepal e la portata biblica del terremoto.



I danni provocati dal sisma sono incalcolabili, interi siti archeologici sono stati rasi al suolo e il crollo della torre di Dharahara a Kathmandu, patrimonio dell'Unesco, da sola ha provocato la morte di 250 persone.

Le vittime accertate sono 1.900 e quasi 5.000 feriti, numeri destinati a salire, così come quello dei dispersi; il terremoto in Nepal è stato così forte, magnitudo compresa tra 7,9 e 8,1, che è stata avvertita anche nei paesi confinanti provocando vittime anche in India e Bangladesh.