Sono tutte sedute, composte, vestite semplicemente, disposte lungo tre file da dodici, anzi l'ultima arriva soltanto ad undici: una sedia, l'ultima, è rimasta vuota e aspetta di essere occupata da quelle donne che ancora non hanno avuto il coraggio di denunciare. Sarebbero infatti più numerose delle 35 apparse sulla copertina del New York Magazine, le donne vittima di stupro che puntano il dito contro un unico colpevole: Bill Cosby, comico afroamericano, padre dei Robinson, faccia pulita e morale sciolta, celebrità inattaccabile, almeno fino a ieri.
Se le accuse piovute addosso a Cosby in questi anni sono state fino ad oggi schernite, pesate con una sufficienza figlia del maschilismo imperante nella televisione e nella cultura americane, e infine liquidate con un recupero delle storiche battute dei robinsoniani tempi d'oro, un motivo, evidente, c'è. Perchè quelle donne, o almeno la maggior parte di loro, non aveva ancora fatto stampare la propria faccia sulla copertina di una rivista che fa del lifestyle newyorkese la propria dottrina. Ora che è successo, ora che quelle donne hanno raccontato la propria storia, sarà impresa assai ardua voltare loro le spalle.
L'escalation di accuse
Una decina di anni fa, erano 'soltanto' 14 le accusatrici di Bill Cosby.
Quando nel 2005 Andrea Constand, giocatrice di basket e allenatrice alla Temple University, accusò pubblicamente Cosby di averla drogata e poi stuprata in uno stato di semicoscienza, un avvocato della California fece la sua comparsa nel Today Show e dichiarò di essere stata vittima, trent'anni prima, dello stesso trattamento.
Altre 12 donne seguirono il suo esempio, alcune delle quali accettarono di fare il proprio nome e comparire sullo schermo. A tutte toccò la stessa risposta.
Scetticismo, minacce e attacchi personali
Nella deposizione risalente al 2005 e resa pubblica la settimana scorsa, Cosby ammise di aver somministrato quaalude e di aver avuto rapporti sessuali con alcune delle donne che lo accusavano.
Il quaalude è un potente farmaco ad azione sedativa ed ipnotica, noto per limitare sensibilmente le capacità motorie. Dalle sue parole traspariva la sicurezza di chi non considera affatto sbagliato, per non dire illegale, il proprio comportamento. Risultò palese che Bill Cosby non riteneva di aver mai commesso alcuna molestia sessuale. Nessuno, a dire il vero, credeva possibile che il papà dal cardigan varipinto sempre prodigo di buoni consigli potesse compiere simili gesti. 35 sedie occupate da altrettante dignitose e bellissime donne, ognuna recante la data della propria triste esperienza, affermano il contrario.