Il governo degli Stati Uniti, che si è sempre dichiarato amico sincero e fedele alleato dell’Occidente, spiava la Francia e la Germania. Le prove le ha rese pubbliche Wikileaks che ora fornisce anche quelle relative all’attività di spionaggio nei confronti di un altro paese ‘amico e alleato’ degli americani: il Giappone. Le spie americane, quindi, non si sono limitate ai due paesi europei; per adesso è la volta del Giappone, però ci si chiede quanti altri paesi, e i loro leader politici, avranno subito la stessa sorte.
Come per la Francia e la Germania, anche per ilGiappone l'attività di spionaggio dellaNational Security Agency (NSA) veniva orientata versogli alti funzionari del governo, tra cui il primo ministro Shinzo Abe.
Secondo i documenti, divulgati da Wikileaks sotto il nome di ‘Target Tokyo’, gli Stati Uniti avrebbero condiviso le relative informazioni con le agenzie di Intelligence di Australia, Canada, Nuova Zelanda e Gran Bretagna.
Spionaggio politico, economico e militare
Sul suo sito web, Wikileaks pubblica alcuni documenti nei quali si evince una lista di 35 funzionari del governo giapponese che sarebbero stati oggetto dell’attività di spionaggio da parte della NSA. Fra questi, oltre all’attuale primo ministro Shinzo Abe, vi sono importanti funzionari governativi, alcuni ministri e parlamentari, ma anche aziende private. L'attivita' va avanti a partire dal lontano 2006 e prosegue tutt'ora.
Secondo i documenti divulgati, la NSA avrebbe svolto la sua attività spionistica in tutti i settori della realtà nipponica, ma soprattutto in quelli economici e produttivi.
Infatti, anche il Ministro dell'Economia, del Commercio e dell'Industria giapponese Yoichi Miyazawa, risultava sotto il controllo dell’Intelligence americana.
Ma non finisce qui: la NSA spiava anche il governatore della Banca Centrale giapponese Haruhiko Kuroda, e persino il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Yoshihide Suga; di entrambe le persone appena indicate Wikileaks fornisce addirittura i numeri di telefono.