I bambini sono le prime vittime della guerra dello Stato Islamico. Secondo un rapporto pubblicato da Save the Children, il numero di bambini immatricolati nel sistema scolastico pubblico in Siria si è ridotto del 50% in confronto al numero dei dati del 2011, quando la guerra era ancora agli inizi. Il controllo dell’istruzione è diventato uno dei principali campi di battaglia degli jihadisti islamici, che cercano di convincere i genitori che le scuole religiose dell’organizzazione sono una miglior opzione rispetto alle scuole pubbliche. Il Washington Post scrive che militanti di Isis raccolgono bambini nel “autobus del divertimento”.
Passeggiano tra i paesini con un altoparlante che invita ai bambini a salire per vedere i cartoni animati. Una volta sopra, devono sentire lezioni sull’Islam da ripetere ai genitori a casa. La conquista delle nuove generazioni fa parte della strategia di Isis. Sono loro, possibili “futuri soldati dell’Islam”, l’ultima possibilità di far proseguire nel tempo il conflitto.