La diffusione del video del portavoce dello Stato Islamico, Mohamed al Adnani, ha coinciso con un altro messaggio, quello dell’organizzazione rivale di Isis, il Fronte al Nusra, filiale di Al Qaeda in Siria. Anche loro hanno minacciato la Russia nel discorso del leader, Abu Mohamed al Yulani: se l’esercito russo uccide il popolo siriano, allora uccidete il loro popolo. Nel video Al Yulani lancia un appello ai “mujahidini” (guerrieri islamici) nel Caucaso perché attacchino civili e militari russi. “È la legge di occhio per occhio…”, ha detto. Ora anche la Russia, oltre agli Stati Uniti, deve attendere attacchi e attentati.
Dallo scorso 30 settembre la Russia ha cominciato un intervento militare in Siria contro le posizioni dello Stato islamico, ma anche di altre organizzazioni terroristiche. La Russia è alleata del regime del presidente siriano, Bashar al-Assad. Con l’aumento delle parti coinvolte nei diversi conflitti della regione, il raggiungimento di un accordo di pace in Medio Oriente sembra ancora un’utopia.