L'Isis ha rivendicato la serie di attentati della scorsa notte a Parigi: 'se la Francia manda i suoi aerei in Siria per uccidere i nostri bambini, oggi sarà costretta a bere dalla stessa coppa'. L'hashtag #Parigibrucia, scritto in arabo, ha raggiunto la sua massima diffusione tra le 23 e l'una della scorsa notte.
Tweet inquietanti che parlano di sangue francese 'buono' e di sangue 'americano' ancora più buono, lo assaggeremo presto costituiscono delle vere e proprie minacce per il mondo. Che cosa succederà nelle prossime settimane?
Isis minaccia Roma, Londra e Washington: 'Gusteremo il vostro sangue'
E' questo uno degli interrogativi che l'Occidente si sta ponendo, nelle ultime ore, alla luce di quanto accaduto a Parigi. 'I prossimi attacchi saranno lanciati a Londra, Washington e Roma' è il grido di guerra dei miliziani dell'Isis che sono più che mai intenzionati a dare un seguito a quella che verrà ricordato come l'attentato terroristico più grave che l'Europa abbia mai subito. La propaganda jihadista ha accostato la data dell'undici settembre a quella del 14 novembre, come un'altra data da 'ricordare', un'altra data da non dimenticare.
Roma minacciata dall'Isis: rinvio o cancellazione del Giubileo? No del Vaticano
Cosa c'è da aspettarsi ora in Italia?
Non dimentichiamoci che la propaganda terrificante dell'Isis aveva parlato esplicitamente di 'attacco a Parigi e poi a Roma'. Manca meno di un mese all'inizio del Giubileo, l'appuntamento è previsto per l'8 dicembre 2015 con l'inaugurazione a San Pietro da parte di Papa Francesco. A Roma, fino al 20 novembre 2016, sono attesi milioni e milioni di pellegrini e il rischio attentati, in eventi come questi, sale in maniera vertiginosa.
Non sarebbe da prendere in considerazione la possibilità di spostare o di cancellare addirittura il solenne appuntamento con il Giubileo? Il Vaticano non vuole sentir parlare di rinvio, tanto meno di cancellazione, mentre Renzi parla di 'vittoria contro i nemici, anche se non sarà semplice e ci vorrà del tempo e tutte le nostre forze per vincere quella che può essere definita una sfida epocale'.