Da pochissime ore sono diventati quattro gli indagati per la morte dell'imprenditore bresciano Mario Bozzoli, che secondo gli inquirenti sarebbe stato ucciso e poi bruciato all'interno della propria fabbrica.Giacomo ed Alex, i nipoti di Mario Bozzoli, sono in casa ma non rispondono al citofono della loro abitazione, in paese la gente è sconvolta e quindi preferisce non commentare, ma quando lo fa dà sempre la stessa risposta: "Ve l'aspettavate? Aspettavate è una parola grossa, però lui era lì, non è mai andato via", dice uno dei passanti della zona.

Uno degli operai indagati,Oscar Maggi,avrebbe mostrato un'insolita disponibilità di denaro in questi ultimi giorni ed avrebbe anche chiesto in giro informazioni sulla resistenza a fuoco del titanio, proprio il materiale di cui sono fatte le protesi dentali di Mario Bozzoli. Ieri lo stesso Maggi si è dovuto presentareal comando provinciale dei Carabinieri per la notifica di iscrizione nel registro degli indagati.

Quattro gli indagati per concorso in omicidio volontario e distruzione di cadavere: i due operai della fonderia Bozzoli, Oscar Maggi eAkwasi Aboagye (per tutti noto col soprannome di Abu) ed i due fratelli Alex e Giacomo Bozzoli, nipoti di Mario, figli di Adelio (fratello di Mario), il quale anche lui è stato ascoltato dai Carabinieri della compagnia di Gardone Val Trompia; attenzione però: ascoltato ma non indagato.I quattro sono a piede libero, non va dimenticato, perchè non ci sono prove della loro colpevolezza.

Anche Ghirardini fra gli indagati e le accuse

Fra gli indagati ci sarebbe stato anche Giuseppe Ghirardini, l'operaio responsabile del forno, presente quella sera dell'8 ottobre scorsotrale ore 19.00 e le 20.00, ma come è noto l'uomo è stato trovato morto nei pressi di Ponte di Legno per avvelenamento da cianuro.

Peraltro stanno girando anche alcunevoci cattiveche sostengono che Beppe (Ghirardini) sia stata la vera causa della scomparsa di Mario Bozzoli, maricordiamo che si tratta di voci di corridoiosenza fondamento.