Un'immagine della Nasa realizzata dal Rover Curiosity su Marte, sta scatenando entusiasmo in molti appassionati di ufologia. Secondo il ricercatore UFO Scott C. Waring questa immagine, infatti, mostrerebbe i resti di una città aliena su Marte. La presunta scoperta si deve all'ufologo Christian Macè che ha riferito della cosa sul Sito 'Ovni Paranormal'. Dove la maggior parte di noi vedrebbe solo rocce e massi, Macè vede i resti di una città aliena. Nella foto che vi mostriamo i resti sono stati evidenziati da Scott Waring digitalmente allo scopo di meglio mostrarela loro presenza sulla superficie marziana.
Secondo Waring questa immagine mostrerebbe varie porte d' ingresso e anche alcuni volti, probabilmente di statue.
La Nasa tace sulle immagini
La notizia ha fatto molto scalpore un po' in tutto il mondo, tanto da essere riportata anche dalla 'Bild',uno dei più grandi e importanti quotidiani di cronaca tedeschi. Scotto Waring tra l'altro già in passato sul proprio profilo Twitter aveva mostrato alcune foto curiose, che hanno fatto discutere molto scettici e appassionati di Ufo, foto provenienti direttamente dal Rover Curiosity della Nasa,pubblicate sul sito ufficiale dall'Ente Spaziale Americano. Chiaramente queste immagini hanno suscitato grande entusiasmo nella comunità degli appassionati di ufologia.
Tuttavia al momento è improbabile che gli scienziati della Nasa possano prendere in considerazione le scoperte di Macè e Waring, che non sono supportate da alcuna analisi scientifica.
Il web è diviso
La Nasa in questi casi preferisce tacere, alimentando però così le indiscrezioni degli ufologi più estremisti, che ritengono sia in atto una cospirazione per tenere nascosta all'opinione pubblica il fatto che non siamo soli in questo universo.
Gli scettici ovviamente non ci stanno e ribattono che questi sono classici casi di 'Pareidolia'. Nei massi e nelle rocce che il Rover Curiosity fotografa per la Nasa, i ricercatori di ufo sono convinti di vedere delle cose che in realtà non ci sono. Questo è il pensiero degli scettici, che ovviamente è condiviso da molti sul web, ma altrettanti sono coloro i quali credono alle scoperte Waring e company.