Se le cifre a livello mondiale indicano oltre200 milioni di bambini sfruttati nel mondo e tra questi circa 340 mila solo in Italia, è evidente che siamo di fronte ad un grave problema e ci si chiede quando un governo, indipendentemente dallo schieramento politico, deciderà di occuparsene seriamente. Si tratta per lo più di adolescenti, anche se i dati complessivi indicano il 7 per cento dei minori italiani tra i 7 ed i 15 anni, costretti a lavorare in condizioni precarie e talvolta pericolose. Non per nulla l'Italia si attesta tra i Paesi con il più alto tasso di dispersione scolastica dell'Unione Europea, con un poco lusinghiero 18,2 per cento.
Prossima la soppressione del Tribunale dei minori
Come se non bastasse, lo scorso gennaio la Commissione Giustizia della Camera dei deputati ha approvato la proposta di riforma che sopprime il Tribunale dei minori e lo accorpa a quello ordinario. L'intenzione è quella di tagliare le spese creando nel contempo apposite sezioni dedicate alla famiglia ed ai minori ma c’è già chi prevede un "disastro sociale", come il procuratore dei Minori di Genova, Cristina Maggia, e la coordinatrice nazionale dell'Associazione "Antigone" (che si occupa di diritti nel sistema penale nazionale, ndr), Susanna Marietti, secondo le quali “si va a disperdere un lavoro di specializzazione” portato avanti per decenni da tanti professionisti.
E ciò riguarda anche cause in corso su casi diabbandono da parte delle famiglie che poi portano bambini ed adolescenti in condizioni di estremo degrado sociale e dunque facili prede di un sistema di sfruttamento. Ci si chiede se questo possa essere affrontato drasticamente in nome di una presunta "razionalizzazione delle spese". Secondo il parere della presidente della Commissione Giustizia, Donatella Ferranti, si tratta di "allarmismo". "Non è una soppressione ma un trasferimento", ha ribadito l'esponente del PD.